Alessia Orro Verissimo
Foto: Mediaset

Alessia Orro a Verissimo: la famiglia, il fidanzato, lo stalker e ora Istanbul (VIDEO)

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Alessia Orro domenica pomeriggio è stata ospite a Verissimo, programma di Canale 5 condotto da Silvia Toffanin (QUI il video integrale). Lì la campionessa di tutto con la Nazionale italiana femminile di pallavolo, nuovo acquisto del Fenerbache, si è raccontata a tutto tondo: dagli inizi della sua straordinaria carriera, alla nuova avventura turca, passando per il momento più duro della sua vita, in cui ha dovuto difendersi dalle pressioni di uno stalker. A chiudere, un momento più leggero, con il Fidanzato Matteo Picchio che la raggiunge in studio. Di seguito alcuni passaggi dell’intervista.

I primi approcci con la pallavolo
“Mia mamma è stata la mia prima allenatrice e giocavo anche insieme a lei. Insieme a lei e mia sorella. Mi ha portato in palestra da quando ero appena nata in pratica. E mi ha sempre raccontato che appena ho iniziato a camminare era difficile tenermi ferma, perché vedevo un pallone che girava ed ero attratta, con gli occhi grandi così. E lì è iniziata la mia passione più grande. Poi, quando la pallavolo è iniziata a diventare un po’ più seria nella mia vita, mia madre mi ha detto adesso devi decidere: pallavolo o equitazione? Io mi ricordo che ho risposto equitazione. Lei mi guardò e mi disse, ok, facciamo tutte e due. Quando poi sono partita a Milano col Club Italia, ho dovuto rinunciare poi all’equitazione, però ce l’ho sempre nel cuore”.

La lontananza della famiglia
“È stato molto, molto faticoso, ho sofferto tanto. Mi ricordo che chiamavo mia madre forse quattro volte al giorno. Lasciare gli amici, la famiglia, il mondo dove sei cresciuta e trasferirti lontano senza avere un punto di riferimento, così piccola, è molto, molto difficile. Poi, sconfitta questa difficoltà, gli altri anni sono stati più facili, ma questo lo devo anche a mia madre perché anche lei soffriva tantissimo. Ovviamente non me lo dava a vedere, l’ho scoperto anni dopo, però mi ha dato una forza incredibile per non mollare”.

Il caso dello stalker
“È una storia un po’ complessa, perché è iniziato tutto quando ero in nazionale, il giorno del mio compleanno. Pensavo fosse un fan qualunque che mi portava un mazzo di fiori per il compleanno. Ho ringraziato e sono andata via. Da lì è iniziato tutto. Ho trovato messaggi, alcune volte molto offensivi, altre volte d’amore, poi varie minacce. Notavi che c’era proprio un cambiamento caratteriale e non riuscivi a capire. Poi ha iniziato a seguirmi ovunque io andassi, sempre ubriaco, sempre pericoloso. Solo che non avevo capito la gravità. Infatti non ho denunciato subito, perché pensavo di potercela fare, cosa sbagliatissima. La cosa che posso dire è che è stato il periodo più brutto della mia vita, perché inizi a vivere una vita che non ti appartiene. Inizi a guardarti sempre dietro, ad avere paranoie, a non viverti la vita in modo sereno e felice. Ho sbagliato perché non mi sono aperta subito con le persone che avevo accanto. Questo è stato lo sbaglio più grande della mia vita. Denunciare è la scelta più giusta”.

La vita con le guardie del corpo
“Tu non eri più libera di andare in giro da sola, ma dovevi essere scortata da delle guardie del corpo. Era difficile perché ovunque vai le persone ti guardano e ti chiedono: Cosa sta succedendo? Ha le guardie del corpo? Iniziano a guardarti in modo strano. Anche per andare a comprare il sapone sotto casa al supermercato eri scortata. Non guidavo più perché venivano loro a prendermi. Ti trovi un giorno a essere libera di fare tutto e il giorno dopo vivere come in prigione. Ovviamente era per il mio bene, voglio precisarlo. Però un giorno mi sveglio e dico basta, non ce la faccio più. Decido di rinunciare alle guardie del corpo e quello che mi succede, mi succede. Il giorno stesso che ho rinunciato alle guardie del corpo, lui è arrivato. Grazie al cielo io sono arrivata tre minuti dopo. La polizia e i carabinieri sono riusciti a intervenire prima che io riuscissi a vederlo. Da quel giorno, è tutto finito per adesso”.

Il fidanzato Matteo Picchio e la nuova vita a Istanbul
“Sono felicemente innamorata di Matteo. Giocava a pallavolo, libero in serie A alla Vero Volley Monza, dove ci siamo conosciuti. Non è stato un amore a prima vista inizialmente, sono passati forse tre mesi prima che ci notassimo. Poi da quel giorno è cambiato tutto, è come se fosse arrivato un uragano nella mia vita. Stiamo insieme da quasi un anno adesso”.
Successivamente, fa il suo ingresso in studio lo stesso Matteo e insieme hanno raccontato i loro progetti insieme per il futuro: “Ho deciso di seguirla a Istanbul. Ci ho messo un po’ a decidere, devo dire la verità. Un paio di mesi, a giorni alterni, in cui decidevo di pensarci e altri in cui non volevo pensarci ma ci pensavo lo stesso”.

Riguardo il rapporto con la pallavolo in Turchia
“Lì la pallavolo è vista in un modo un po’ diverso rispetto all’Italia. Lì è super seguita, come il calcio da noi. Quindi è stato un attimo, uno shock quando sono arrivata. Ho detto: wow, mi riconoscono per strada qua”.

(Fonte: Verissimo – Canale 5)

ARGOMENTI CORRELATI

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI