L’Italia, Campione in carica, torna in finale al Mondiale maschile di pallavolo e lo fa cancellando in tre set (25-21, 25-22, 25-23) anche la Polonia, anche Leon, anche quelli che tutti reputavano ingiocabili e super favoriti in questo torneo. Una prestazione alla Rocky Balboa, con gli azzurri messi sempre alle corde nelle fasi iniziali di tutti i set, per poi rispondere, sorpassare nel finale e mandare gambe all’aria gli avversari. Il tutto a suon di ace (7 a 3) e con un jolly che risponde al nome di Francesco Sani, decisivo nel secondo e terzo parziale.
Per l’Italia si tratta della seconda finale mondiale consecutiva, la sesta della sua storia dopo le edizioni del 1978 a Roma (argento), 1990 a Rio de Janeiro (oro), 1994 ad Atene (oro), 1998 a Tokyo (oro) e 2022 a Katowice (oro). In caso di vittoria, De Giorgi sarebbe l’unico al mondo a poter vantare cinque titoli mondiali (3 da giocatore, nel caso 2 da allenatore).
Curiosamente, in finale De Giorgi sfiderà Gianlorenzo Blengini (ct della Bulgaria), colui che prese il suo posto alla Lube nel corso della stagione 2020/2021 e che a sua volta venne sostituito da Fefè alla guida della Nazionale dopo i Giochi di Tokyo 2021. Quando si dice il destino…
Starting Players – De Giorgi non cambia di un virgola la sua formazione e se la gioca con Giannelli-Romanò, Michieletto-Bottolo, Russo-Gargiulo al centro, Balaso libero. Grbic risponde con Huber-Kochanowski, Leon-Semeniuk, Sasak al centro al posto di Kurek (fuori dai giochi per un problema addominale) e in coppia con Komenda, Popiwczak libero.
1° Set – Polonia avanti 4-5, break Italia per il 6-5, contro parziale dei polacchi per il 6-8 e successivo allungo sul 7-10 che costringe De Giorgi al timeout. Questo per dire che sono scintille sin da subito, e sin da subito i polacchi alzano la voce, oltre che le mani a muro (e son dolori). Huber gioca palle molto veloci che non riusciamo a leggere nei tempi giusti, soprattutto con i centrali, sin qui sempre in ritardo nella catena di muro. Eppure… Eppure accade che da metà set in avanti l’Italia riesca comunque a ricucire lo svantaggio (7-11, 10-12) con un ace di Gargiulo e un altro gran servizio di Giannelli (12-13), per poi pareggiare ai 14 con un muro di Russo e mettere anche il naso avanti con un mani-out pescato da Romanò. E non è finita qui, perché gli azzurri ora giocano sulle ali dell’entusiasmo, i polacchi si spengono improvvisamente, e la forbice si allarga (20-17). A darci una mano anche gli errori di un Sasak che ce la sta mettendo davvero tutta per far rimpiangere Kurek. Sbaglia anche Leon e ci regala quattro palle set. Bottolo spreca la prima per una questione di millimetri, ma non la seconda (figlia di una ricezione mostruosa di Michieletto su una battuta bomba di Leon) e ci prendiamo alla fine questo primo set con il punteggio di 25-21.
2° set – Tempo di guardarsi in faccia e capire cosa sia successo e la Polonia torna a martellare (2-5), ma l’Italia incassa bene e poi risponde pareggiando ai 6 con due muri a tre. Leon storce il naso e inizia a scagliare palloni con una violenza inaudita, ma Balaso non fa una piega, Michieletto gli risponde a tono e li riprendiamo ancora con un ace di Giannelli dopo essere andati sotto di due (6-8, 10-10). I polacchi tengono l’inerzia a loro favore, ma dai nove metri sparano a salve. Bisogna assolutamente approfittarne. Dentro Anzani per Gargiulo, conteniamo ora meglio a muro, poi spariamo altri due ace con Romanò e Bottolo e, come nel primo set, proviamo a ingranare la quinta poco prima di imboccare il rettilineo finale (18-14). Questa volta, però, Leon non ci ricasca, rimette i suoi in scia attentando all’incolumità di chiunque si trovi sulle sue traiettorie (18-17) e ci riprende anche ai 20. Quando l’ex Perugia si presenta al servizio, fortunatamente riusciamo a toglierlo presto dalla linea dei nove metri, poi sfruttiamo noi Sani in battuta e mettiamo ancora la Polonia alle corde (24-22). Sani trova anche l’ace proprio sul più bello e giriamo campo avanti due a zero.
3° set – Spalle al muro, i polacchi alzano la loro asticella (1-5) mentre gli azzurri l’abbassano, commettendo anche errori sin qui mai visti. Dentro Porro per Bottolo, poi sotto 5-10 De Giorgi ferma tutto e ammonisce i suoi giocatori: “Stiamo abbassando la qualità del nostro gioco”. Prendiamo ancora la targa a muro a Sasak e capitalizziamo a dovere l’ennesimo buon turno al servizio di Romanò (12-14). Abbiamo riacceso la nostra scintilla, andiamo anche sul -1 con Michieletto (16-17) e sempre con Alessandro ‘Il Magnifico’ pareggiamo anche ai 18 con l’ennesimo nostro ace di questa sfida. Leon pone fine al turno in battuta dello schiacciatore azzurro, ma in quello successivo De Giorgi si gioca ancora il jolly Sani che picchia forte e poi Anzani mura a uno su Kochanowki. Batte ancora Sani e arriva l’ace, poi altro servizio fotonico e altro murone di Anzani: Italia a +3 (22-19). Porro toglie Leon dal servizio chiudendo un rally infinito (23-21), poi dai nove metri arriva anche Romanò. Altra mazzata terrificante, altro punto Italia con Michieletto e andiamo al match-point (24-21). Il primo scappa via, sprechiamo anche il secondo, poi pipe per Michieletto che vola in cielo, la schianta a terra e ci porta in finale. È tutto vero, 3-0 alla Polonia!
ITALIA-POLONIA 3-0
(25-21, 25-22, 25-23)
ITALIA: Gargiulo 3, Giannelli 3, Michieletto 12, Russo 6, Romanò 15, Bottolo 5, Balaso (L). Anzani 2, Sani 2, Porro 3. N.e: Rychlicki, Sbertoli, Galassi, Pace (L). All. De Giorgi.
POLONIA: Semeniuk 7, Huber 6, Sasak 9, Leon 15, Kochanowski 6, Komenda 1, Popiwczak (L). Fornal, Granieczny. N.e: Firlej, Jakubiszak, Szalpuk, Nowak, Kurek (L). All. Grbic
Arbitri: Mokry Juraj (SVK) e Alblooshi Ismail Ibrahim (UAE)
Durata set: 27′, 29′, 30′. Â
Spettatori: 9652.
Italia: 7 a, 16 bs, 9 mv, 22 et.
Polonia: 3 a, 17 bs, 10 mv, 24 et.
Di Giuliano Bindoni
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