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Gli Azzurri hanno svoltato: 3-0 all’Argentina, Italia ai quarti di finale

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Una bella Italia tiene testa a una forte Argentina, non le permette mai di comandare il gioco e alla fine la elimina dal Mondiale maschile di pallavolo con un netto 3-0 (25-23, 25-20, 25-22) frutto di una prestazione di grande solidità e pura caparbietà. Prossima fermata quarti di finale, dove gli azzurri potrebbero affrontare nuovamente il Belgio oppure la Finlandia (in campo oggi alle ore 14.00).

Italia davvero molto efficace al servizio oggi, vera chiave del match (6 ace contro 2 e appena 10 errori su 74 battute), ma anche in difesa e copertura, con un Balaso da standing ovation. Lucidissimo Giannelli, che ne manda tre in doppia cifra (15 di Michieletto, 14 di Romanò, 13 di Bottolo), con un’ottima distribuzione di gioco (14 punti totali anche dal centro). È a lui che alla fine viene assegnato l’MVP del match, ma trovare un azzurro meritevole di quel premio oggi era davvero impresa ardua.

Dopo un approccio rivedibile al torneo, dunque, dopo l’Ucraina, con tutto quello che rappresentava una sfida da dentro o fuori, così come avrà influito anche il pensiero rivolto ai risultati che stavano condannando a sorpresa tante big, De Giorgi ha così trovato la quadra, con Gargiulo al centro, e i suoi ragazzi hanno ritrovato soprattutto quel gioco e quelle certezze tattiche che gli permettono di performare al meglio del loro potenziale e del loro talento. Bottolo in quattro con Michieletto è ormai una garanzia, Romanò il posto da titolare in due lo ha chiuso con catena e lucchetto. Avanti così. Se questa Italia fa l’Italia, può davvero battere chiunque. Anche la Polonia. Sappiamo come si fa.

Starting Players – De Giorgi parte con lo stesso schieramento adottato contro l’Ucraina, ovvero coppia centrale formata da gargiulo e Russo e poi le solite diagonali Giannelli-Romanò, Michieletto-Bottolo e Balaso libero. Mendez risponde con De Cecco-Koukartsev e Vicentin-Palonsky, Loser e Gallego al centro, Danani libero.

1° set – Approccio timido degli Azzurri al match, l’Argentina stampa due muri pronti via e va subito avanti 1-3. Proviamo a rispondere con Romanò e Bottolo, ma dall’altra parte è subito De Cecco show (5-7). Altro murone di Vicentin su Romanò e De Giorgi si gioca già il primo timeout. Dopo la chiacchierata, però, la ribaltiamo in un amen. Si sblocca Michieletto (7-9), che prima attacca in diagonale, poi prende due volte di fila la targa a Koukartsev. Parità ai 9, ma ci mette le manone anche Russo e mettiamo il naso avanti. È un segnale quello degli azzurri, a sé stessi e agli avversari, ma per vincere oggi servirà di più. L’Argentina non batte ciglio e torna subito avanti di due (12-14) e di tre punti (13-16).

Divario che, senza i numeri da circo di Balaso in difesa, avrebbe potuto essere ben più ampio in questa fase. E invece no, invece l’Italia tiene, incassa ma poi risponde, alzando la voce ancora una volta con Michieletto e poi con Russo (19-18). Contro sorpasso e nuovo timeout di Mendez per spezzarci il ritmo. Li costringiamo a difendere da fenomeni, e purtroppo loro lo fanno. Mettiamo palla a terra in sideout tenendo l’inerzia dalla nostra parte, ma per diversi scambi non troviamo quel punto in fase break che ci permetterebbe di portare il set a casa. Dai e dai, quel punto arriva, neanche a dirlo con Michieletto, proprio a pochi metri dal traguardo (24-22). Palonsky annulla la prima palla set, poi azione folle con tocchi a muro, recuperi in tuffo, tentativi di seconda, e alla fine Giannelli che si mette in proprio e ci porta sull’uno a zero.

2° set – All’inizio del secondo set si gioca punto a punto fino ai 7, poi l’Argentina piazza ancora il break di vantaggio con Vicentin e gli Azzurri si ritrovano a dover inseguire. Poco male, quando si presenta Bottolo sulla linea dei nove metri è festa grande. Li riprendiamo agli 11, poi i sudamericani ci regalano due cioccolatini che scartiamo con gusto. Timeout Mendez, ormai un appuntamento fisso quando l’Argentina va sotto nel punteggio. Bottolo firma anche il +3 (14-11) e Mendez prova anche l’arma del doppio cambio. Ace di Romanò e la forbice si allarga ancora (15-11). Poco più avanti attacco bomba sempre di Yuri e l’Italia scappa via facendo sua un’altra azione prolungata (17-12). Gli argentini recuperano subito due dei cinque punti di svantaggio, salvo poi tornare al punto di partenza (21-15, massimo vantaggio). Nel finale di set l’ace di Vicentin dimezza lo svantaggio, De Giorgi chiama anche timeout, ma la pipe di Michieletto rimbalza nelle Filippine e la ritrovano a Sidney… e poi Giannelli ci mette ancora il punto esclamativo: 25-20 e situazione di due a zero nel computo dei set.

3° set – Spalle al muro, gli argentini girano campo con le fiamme che escono dagli occhi. L’approccio al terzo set è una dichiarazione di guerra (1-3, 3-5). De Cecco e compagni provano subito ad allungare, senza però andare mai oltre il break di vantaggio. Li facciamo sfuriare, lì teniamo lì, poi abbassiamo ancora le saracinesche e ribaltiamo ancora tutto andando dal -2 al +3 (9-6) prima che loro possano dire ‘supercalifragilistichespiralidoso’. Pipe di Bottolo a 116 km/h e altro pallone che spediamo questa volta a Tokyo. Da qui in avanti, però, succede tutto e il contrario di tutto. Ci riprendono ai 13 per colpa di qualche sbavatura azzurra in attacco; brekkiamo sfruttando un altro giro in battuta di Bottolo; ci riprendono ancora con Vicentin. Si gioca punto a punto, brekkiamo ancora appena scavallati i 20 con un attacco vincente di Bottolo e un ace di Romanò (22-20). Timeout Argentina? Ovviamente sì. Avranno spezzato il ritmo a Yuri? Assolutamente no: altri due ace (e siamo a tre di fila) e Romanò regala quattro match-point all’Italia. L’opposto azzurro sfiora anche il quarto, poi Vicentin e Gallargo dimezzano lo svantaggio. De Giorgi ferma il gioco, nel tentativo di infondere tranquillità ai suoi ragazzi. Manca un solo punto, lo segna Bottolo che prima riceve in tuffo poi si rialza e di palleggio a due mani trova il maniout della vittoria. L’Argentina scende dalla giostra, gli azzurri si mettono in tasca il biglietto per un altro giro. Ci si vede ai quarti.

ITALIA-ARGENTINA 3-0
(25-23, 25-20, 25-22)
ITALIA: Giannelli 3, Michieletto 15, Russo 8, Romanò 14, Bottolo 13, Gargiulo 6, Balaso (L). Sani. N.e: Rychlicki, Sbertoli, Porro, Galassi, Anzani, Pace (L). All. De Giorgi
ARGENTINA: Palonsky 8, Loser 7, Kukartsev 7, Vicentin 15, Gallego 9, De Cecco, Danani (L). Armoa, Giraudo, Sanchez, Gomez 2. N.e: Martinez, Zerba, Luengas (L). All. Mendez
Arbitri: Mokry (SVK), Sarikaya (TUR)
Spettatori:
Durata set: 30′, 25′, 26′.
Italia: 6 a, 10 bs, 7 mv, 17 et.
Argentina: 2 a, 12 bs, 8 mv 17 et.

Di Giuliano Bindoni
(© Riproduzione riservata)

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