Living your dream. Al mondo dei claim pubblicitari preferiamo il presente di Manuel Alfieri, che solo lo scorso anno ha annunciato al mondo del volley la sua intenzione di non proseguire con la carriera di palleggiatore (lo ricordo nel suo ultimo anno a Roma con la testa già piena di beach volley) e di dedicarsi alla sabbia e alla sua Pescara, o meglio al suo progetto 4 Vele Beach Academy lungo tutto il corso dell’anno. Dispiaciuto, ma desideroso di vedere Alfieri in quel contorno fatto di acqua, sole e beach, ho atteso questa stagione e visto anche un entusiasta della vita Manuel vincere la Coppa Italia in coppia con il nuovo compagno, che non ha certo bisogno di presentazioni e si chiama Alex Ranghieri. Coppia inedita, sorprendente, figlia di un progetto che vuole riscrivere qualcosa di importante nel mondo del beach volley e che per ora ha incantato il pubblico e gli addetti ai lavori del campionato italiano e non solo.
“Sì, in una parola sto vivendo il mio sogno, che era un po’ ciò che avevo immaginato. Non parlo solo dell’ultima conquista, ovvero la Coppa Italia vinta a Montesilvano, ma la vita che ho scelto di fare, la possibilità di poter viaggiare per prendere parte alle tappe internazionali e giocare con Alex, che è il compagno con cui sto facendo questa parte del viaggio nel mondo del beach”.
I risultati incominciano ad arrivare.
“Sono contentissimo. Nei primi tornei dovevamo affacciarci e anche prendere qualche batosta, o semplicemente trovarci, discutere, crescere assieme. Alex è diventato un amico e dopo un primo momento in cui dovevamo conoscerci, ora è più semplice condividere tutto, i momenti migliori e quelli meno belli”.

Credo di farle un complimento se dico che lo ha Alfierizzato. In campo, mi è sembrato di trovare quell’affiatamento che negli anni le ho visto tirare fuori solo con Mauro Sacripanti.
“Wow, questa è una bella cosa perché mi ritornano in mente dei bellissimi momenti. Si vede davvero questo? È ovvio che col tempo si costruisce un rapporto di fiducia, anche dopo piccoli scontri. Con Alex stiamo maturando e creando un rapporto forte anche fuori dal campo. Io sono a casa, a Pescara, e lui non lo è. Per me ha significato ricominciare a ricostruire i rapporti umani, per lui ha significato condividere anche il mio stesso gruppo di amici che ora è un unico gruppo e ci sostiene moltissimo. Se ha notato a Montesilvano abbiamo sentito attorno a noi tanto affetto. Siamo stati fortunatissimi a trovare una tifoseria così partecipe e ci è stato di grande supporto per tutta la Coppa. Io credo che il contorno favorisca la costruzione mentale di una coppia”.
A che punto è la vostra estate?
“A Caorle e in Coppa abbiamo fatto bene. Per ciò che riguarda l’internazionale abbiamo fatto due noni e un tredicesimo posto. Ora faremo certamente un Challenge a Baden. Poi in ballo ci sarà l’Europeo e il proseguimento del campionato italiano”.
Che impressione le ha fatto il campionato di quest’anno?
“Pensavo di trovarmi di fronte altre favorite. In realtà ho capito che il livello è cresciuto così tanto che non ci sono più le favorite della vigilia, ma un bel tutti contro tutti. È uno stimolo per giocare al massimo con tutte le coppie in gara”.
Non l’ho mai vista così felice di vincere. Cosa c’è dentro quelle vittorie?
“L’avercela fatta, l’aver capito che era questa la strada, l’aver trovato un campione come Ranghieri che ringrazio perché sta dando tutto. Capisco quanto per lui a 38 anni possa essere anche complicato rimettersi in discussione, ma lo fa perché vuole farlo con me e questo è bellissimo”.

Vincere con la famiglia di fianco?
“Con gli amici e con la famiglia. Una sensazione impagabile”.
Tornasse indietro?
“Rifarei la stessa scelta. Il beach era la vita che dovevo e volevo avere”.
Intervista di Roberto Zucca
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