Dopo un esordio facile e un secondo match utile come generatore di anticorpi alla sofferenza, l’Italia si è presa una serata di svago contro la Corea del Sud: 25-13, 25-13, 25-17 i parziali. Velasco per molte giocatrici ha anticipato il giorno di riposo, per altre come Degradi (in campo un set e mezzo) ha dosato lo sforzo, ma ha ritrovato una Egonu in forma che ha letteralmente preso a pallate le asiatiche chiudendo con 16 punti e un eloquente 70% in attacco (la percentuale di squadra è stata del 60%!). Un’oretta scarsa di allenamento che porta le azzurre a tre vittorie su tre nel torneo e 8 punti in classica. Ultima avversaria di questa Week 1 sarà il Brasile domenica 8 giugno alle ore 15 (diretta come sempre su VBTV e DAZN).
STARTING PLAYERS – Velasco, come detto, per la terza partita a stretto giro di posta lascia rifiatare un po’ di titolari (Antropova, ad esempio, oggi ha la maglia del secondo libero), ma ritrova la diagonale principale Orro-Egonu. In banda Degradi e Omoruyi, coppia centrale formata da Linda Nwakalor e Fahr, Fersino libero.
IL MATCH – Dopo le giganti tedesche, l’Italia affronta una squadra senza giocatrici che superano il metro e novanta. La prima linea azzurra sfrutta a meraviglia i tanti mismatch, tanto in attacco quanto a muro, e il primo set è subito pura accademia (6-3, 12-7, 21-11). Anche in difesa e copertura, dove l’Italia non giochicchia affatto, tutt’altro: concentrazione massima (Orro fa due numeri da circo in pancake e di piede), giocate al nostro livello (olimpico) e primo set chiuso in scioltezza 25-13.
Un po’ più combattuto l’avvio del secondo (10-8), ma all’Italia basta dare piccoli colpetti sull’acceleratore per fare ciao ciao con la manina. Tipo con quella pesante di Egonu (ace e attacchi fotonici), o quella fatata di Orro (15-8), che quando si mette in proprio dà sempre e solo spettacolo. Funziona a meraviglia anche il doppio cambio con Cambi e Malual. A metà set Velasco decide di ‘gestire’ anche Degradi e la sostituisce con Giovannini, che come al suo solito ci mette un amen a entrare in ritmo. Altro 25-13 e gara che continua a scivolare via velocissima.
Nel terzo parziale decide di divertirsi anche capitan Danesi, dentro per Fahr. Egonu per le coreane è semplicemente illegale, mentre per l’opposta azzurra questa rappresenta sicuramente la sgambata ideale per rimettersi in ritmo partita dopo il calo di pressione che l’aveva tolta dai giochi contro la Germania. Com’è, come non è, nel terzo set le asiatiche giocano più sciolte, senza nulla da perdere, ma nella sostanza cambia poco (5-5, 12-8, 16-11). Il divario tecnico tra le due squadre è abissale e le azzurre chiudono la pratica in fretta, questa volta con il punteggio di 25-17.
ITALIA-Corea del Sud 3-0
(25-13, 25-13, 25-17)
ITALIA: Degradi 6, Fahr 8, Orro 1, Omoruyi 7, Nwakalor 8, Egonu 16, Fersino (L), Giovannini 5, Malual 5, Danesi 2, Cambi. N.E.: De Gennaro, Sylla, Antropova (L). All. Velasco.
Corea del Sud: Seoyoung 9, Sohwi 8, Dahyeon 5, Yunju 4, Hoyoung 3, Seonwoo 1, Dahye (L), Juah, Jua, Sarang, Dain, N.E.: Sujin (L), Sebeen, Jiyun. All. Lopez.
Arbitri: Angela Grass (BRA) e Denis Fabian Mozzo Carbajal (URU)
Note: 3500 spettatori
Durata: 20’, 20’, 22’.
Italia: a 4, bs 9, m 8, et 13.
Corea del Sud: a, bs 8, m 2, et 17.
Di Giuliano Bindoni
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