B1 femminile, Colombano traccia il percorso della Fantini Folcieri: “L’equilibrio è cresciuto”

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Foto Tiziana Bettinelli
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Sta proseguendo con il vento in poppa la navigazione del veliero celeste, targato Fantini Folcieri, verso il debutto del campionato di serie B1, fissato per sabato 12 ottobre contro Garlasco.

Tra il terzo posto al Taverna ed il primo a quello di Ostiano la nuova regista Sara Colombano analizza ai microfoni della società il momento della formazione di coach Valeria Magri. Giovedì 3 ottobre, e sabato 5 la Fantini Folcieri giocherà a Campagnola Emilia l’ultimo torneo congiunto del precampionato dove incrocerà il destino di tre prossime avversarie di campionato Osgb, Anderlini e Volley Modena.

Come sta procedendo la preparazione?

“Secondo me al di là dei risultati in particolare ottimi risultati un crescente miglioramento dall’inizio ad oggi si è visto e conferma che stiamo lavorando molto bene la via è quella giusta per continuare a migliorare sempre di più”.

Come sta crescendo l’intesa con le compagne?

“Piano piano riusciamo ad ogni giorno che passa a crescere. Personalmente sto migliorando l’intesa con il reparto d’attacco e capire i palloni che preferiscono e superare le situazioni di difficoltà. Anche nell’ultimo torneo ad Ostiano l’equilibrio è cresciuto di più rispetto alle uscite precedenti a Ripalta Cremasca”.

Piemontese di Cafasse, in provincia Torino, classe 2000, Sara Colombano, dopo Gossolengo ha scelto Ostiano per questa stagione. “E’ una realtà che fa star bene umanamente le persone. Inoltre si lavora tanto ed è quello che ho cercato e voluto, coach Magri ha allenato Beatrice Badini, la migliore amica, all’Esperia, e da lì ho ho avuto feed back positivi. Sapevo di venire qua e lavorare tanto, di conseguenza insieme alla squadra è stata una scelta impeccabile”.

Come il campionato e nello specifico il girone?

“Non mi aspettavo la conformazione di questo girone. E’ veramente tosto, specialmente con le trasferte in Toscana. Dobbiamo partire con la giusta mentalità ed essere consapevoli di noi prima dell’avversario. Lo sport è fatto di sfide e lavorare molto chiarirà i nostri mezzi andremo avanti per la nostra strada”.

Alleni il minivolley come è?

“Mi sto trovando bene. Alleno insieme ad Elisa D’este e ci sono tante piccoline, è un bel gruppo che si fa sempre più numeroso. E’ bello quando riesci a dare dei valori e trasmettere il del giocare e stare insieme”.

Il programma del precampionato della Fantini Folcieri Ostiano proseguirà giovedì 3 ottobre a Fabbrico, ore 21, con l’undicesimo ‘Bar Rocchi’ in semifinale il test con il Volley Modena, in contemporanea a Campagnola Emilia, l’Osgb, padrona di casa affronterà l’Anderlini Modena. Le finali si terranno sabato 05, partire dalle ore 16, a Campagnola Emilia.

(fonte: Comunicato stampa)

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

Oltre il Volley

Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.