Vallefoglia, Alessio Simone amaro dopo la sconfitta: “C’era troppa tensione e tanto disordine”

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Di Redazione

Ci sono degli 0-3 che bruciano particolarmente, ma quello di domenica pomeriggio con Casalmaggiore è forse quello più difficile da digerire perché rimediato contro un’avversaria diretta nella corsa ai play-off e senza poter approfittare del successo di Perugia con Firenze. Invece, non ha funzionato proprio nulla, nemmeno in quel secondo set che le Tigri hanno perso ai vantaggi, più per i propri errori che per merito delle avversarie. “Conosco le ragazze e so come hanno lavorato per preparare la partita, che sapevamo essere determinante ai fini della classifica”, spiega Alessio Simone, direttore sportivo e viceallenatore della Megabox.

A una settimana intensa in palestra è seguita una brutta prestazione. “C’era troppa tensione, che diversamente a quanto era successo a Firenze (vittoria al tie-break) e con Bergamo (3-1) non si è trasformata in una prestazione efficace, nessun fondamentale ha dato responso positivo e, invece, c’è stato tanto disordine”. Disordine che, nonostante tutto, ha portato la Megabox a giocarsi il secondo set, perdendolo ai vantaggi, e a recuperare nell’ultimo parziale il break di 5 punti delle avversarie. 

L’analisi di Simone è molto concreta: “Non si salva nessuno: né le giocatrici né noi dello staff. Tutti insieme dobbiamo tornare a lavorare a testa bassa per onorare società e tifosi”.

La zona play-off è ancora a sei punti, ma la fine della stagione regolare è sempre più vicina: mancano solo quattro giornate ed è verosimile che l’obiettivo di Vallefoglia possa ora diventare la qualificazione alla Challenge Cup, che passa attraverso un complesso meccanismo di spareggi con le squadre eliminate al primo turno dei play-off. “Dobbiamo guardare a noi stessi, inutile fare la corsa su chi ci sta davanti – conclude Simone –. C’è bisogno di cancellare con i fatti e senza fare proclami il pomeriggio con Casalmaggiore, troppo brutto per essere vero, e riscattarci assolutamente”.

Sabato, al PalaCarneroli arriva Chieri: è la quarta forza del campionato, insieme a Novara. “Dobbiamo sicuramente giocare in maniera diversa, essere concentrati dalla prima battuta e mostrare coraggio – conclude Alessio –.  Giochiamo contro un avversario forte, ma noi vogliamo dimostrare non quello che vogliamo, ma quello che siamo. Siamo delusi per la sconfitta di domenica, ma lo sport ci dà sempre occasioni per recuperare”.

(fonte: Comunicato stampa)

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Imoco, Zhu Ting avverte le rivali: “Non sono ancora tornata al mio top”

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Il picco, l’infortunio e la risalita: Zhu Ting alla Prosecco DOC Imoco è tornata ad essere una delle migliori giocatrici del mondo; sarà Pantera anche nella stagione 2025/26 da unica pallavolista di sempre ad aver vinto conquistato tutti i trofei giocati in due stagioni. Dopo il Vakifbank 2017/18 ecco l’All In in gialloblù, ora va a caccia del tris nel Grande Slam.

Quando Zhu Ting è arrivata in Europa, nell’estate 2016, sbarcava da giocatrice più forte del mondo dell’Henan e una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio da miglior giocatrice del torneo. Con il Vakif si è confermata “Zhuperstar”, vincendo due volte il Mondiale per Club e la Champions League, oltre a tutte le competizioni turche. Poi è tornata da profeta in patria in Cina, con il Tianjin, prima del grande stop: la star cinese, 198 cm, 30 anni, è rimasta ai box per tutto il 21/22 dopo una complessa operazione al polso destro che l’ha fermata. Dopo una lunga rieducazione in Spagna è poi arrivata in Italia per riprendere il filo del discorso, con la Savino del Bene Scandicci ha giocato due stagioni, portandosi a casa una Challenge Cup. Ha incrociato la Prosecco DOC Imoco nelle Finali Scudetto 2024, a seguire nel giro di qualche settimana da avversaria è diventata Pantera.

Alla corte di coach Daniele Santarelli, in uno dei sestetti più forti di sempre, Zhu ha recitato il ruolo della protagonista, riprendendosi di prepotenza il palcoscenico internazionale: in 37 partite giocate ha infilato 472 punti con il 48% offensivo. Indimenticabile il Mondiale per Club di Hangzhou, dove il pubblico cinese ha accolto il suo idolo tifando dall’inizio alla fine la Prosecco DOC Imoco; e così Zhu ha trascinato le Pantere alla conquista dell'iride, portandosi a casa pure il premio di miglior schiacciatrice del torneo dopo aver firmato il punto che ha portato per la terza volta Conegliano in cima al Mondo. Lo stesso dicasi per la Champions League, che è tornata a vincere a 7 anni di distanza dall’ultima quando trionfò con il Vakif: nella finale di Istanbul contro la sua ex-squadra Scandicci, ha infilato 14 punti. Ora Zhu Ting guarda alla prossima stagione con grandissima ambizione, pronta per continuare a scrivere la storia gialloblù con la sua classe e la sua simpatia che ha stregato i tifosi del Palaverde.

Zhu Ting: “Sono stata davvero bene nel mio primo anno a Conegliano, sono molto soddisfatta. Questa stagione per me è stata estremamente piacevole, in campo e fuori, lo dico dal profondo del cuore. È stata una stagione in cui mi sono sentita davvero a mio agio perché ho trovato un'atmosfera fantastica nella squadra e nella società: tutti sono molto rispettosi, ci aiutiamo a vicenda, dalla dirigenza agli atleti, all’interno del gruppo, è sempre stato così fin dal primo giorno.  Penso che tutti i trofei vinti quest’anno abbiano un significato speciale per me. La Champions League, ad esempio, perchè è stata la prima che ho vinto dopo l’operazione e il mio ritorno. Poi anche il campionato italiano, è stato un campionato vinto il primo dopo l’intervento al polso destro e la lunga riabilitazione, così come il Mondiale per Club che è stato emozionante vincere nel mio Paese natale. E poi la Coppa Italia, anche quella l’ho vinta per la prima volta. Quindi, in pratica, questi quattro titoli sono stati tutti delle “prime volte” per me. E' stata un'ottima stagione, ma credo di non essere ancora tornata al mio top, non ancora, ma ogni anno faccio passi avanti e spero che la prossima stagione possa essere ancora migliore".

"Non vedo l’ora di vivere quest’estate, perché non sarò con la nazionale e potrò avere più tempo per la mia famiglia, potrò riposarmi meglio e prepararmi alla prossima stagione che sarà molto impegnativa. Sarà un’ottima occasione per recuperare energie, sia fisicamente che mentalmente".  

"L'atmosfera del Palaverde mi manca già, amo questo palazzetto, davvero. Innanzitutto per i tifosi, che sono sempre calorosissimi, ogni partita è una festa. In ogni occasione ci sostengono con tutto il cuore, e quando vinciamo sono sempre lì, si sentono le loro voci. C’è una fusione perfetta tra la squadra e i tifosi, ed è una sensazione davvero magica. Ci vediamo per la prossima stagione!”.

(fonte: Imoco Volley)