C femminile, Aurora battuta dal Torre e il presidente Saponaro sbotta: “Arrabbiato per l’atteggiamento”

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Di Redazione

Pesante sconfitta nel punteggio e sul piano del gioco quella subita domenica sera dall’Aurora Volley Brindisi sul campo del New Volley Torre nella gara che ha visto le due squadre brindisine affrontarsi per la quinta giornata di campionato. La formazione torrese, che occupa il secondo posto del girone, ha fatto della concentrazione e della determinazione le armi che gli hanno consentito di vincere il match con un netto 3-0 sulla squadra biancazzurra che ha evidenziato una certa sterilità offensiva e una ricezione non ottimale. 

La partita – L’Aurora Volley Brindisi si presenta in campo con Mollica in regia,  Andreula centrale, Difronzo libero, Palumbo e De Maria laterali, Martino opposto e Galiulo primo cambio.

Il match è da subito molto equilibrato con le due squadre che non riescono a prendere un vantaggio consistente l’una sull’altra; un turno di battuta di Martino consente alle brindisine di prendere un leggero vantaggio (8-11), serie interrotta saggiamente dal coach torrese con un time-out. Al rientro le atlete di casa appaiono più determinate e ribaltano il punteggio fino al time-out Brindisi (17-15). Alla ripresa del gioco le giocatrici torresi continuano a macinare punti grazie ad un’attenta difesa che mette in seria difficoltà l’attacco avversario portandosi sul 22-16 e ponendo le basi per la vittoria del parziale. Solo a questo punto le biancazzurre capiscono che il set gli sta sfuggendo di mano e mettono in atto una appassionante rimonta fino al 24-23. Purtroppo per loro le giocatrici di casa mantengono i nervi saldi e si aggiudicano il set (25-23).

Il secondo set, contrariamente al primo vede la formazione di casa prendere subito il largo (6-1); la squadra di Coach Quarta non riesce a sfondare l’attento muro avversario e gli errori sono frequenti nel tentativo di trovare lo spiraglio giusto. La squadra di casa riesce a mantenere il vantaggio maturato fino alla metà del parziale quando le biancazzurre cominciano a farsi sotto (17-15) ma grazie alla loro concentrazione riescono a respingere il tentativo di rimonta avversario (21- 17) avviandosi a vincere il set. Come già accaduto nel parziale precedente le giocatrici dell’Aurora si destano dal torpore solo nel finale dando vita ad un avvincente  ultima parte di set che le vede comunque soccombere (25-23). 

Nel terzo set ci si aspetta la veemente reazione delle giocatrici in maglia biancazzurra per rimanere aggrappate al match, invece sono le padrone di casa a mantenere alta la concentrazione e a giocare un’ottima pallavolo. Le ragazze dell’Aurora appaiono poco incisive in attacco, confusionarie in difesa e poco determinate. Il set questa volta viene condotto saggiamente in porto dalle giocatrici di casa che non rischiano nulla e vincono l’ultimo parziale per 25-18.

Coach Elio Quarta da buon condottiero ci mette la faccia: “Abbiamo sbagliato l’approccio alla partita, ho visto una squadra senza fiducia nei propri mezzi che ha giocato a fasi alterne e commesso gravi errori in tutti i fondamentali. Nonostante tutto ciò siamo rimasti in partita nei primi due set. La prestazione nell’ultimo parziale è da dimenticare forse a causa di un crollo psicologico. Sono deluso perché in settimana le atlete avevano lavorato bene, ma adesso è importante ritrovare fiducia nel nostro gioco a partire dalla prossima gara”. 

Il Presidente Ercole Saponaro all’indomani della gara non nasconde la sua amarezza: “Sono molto arrabbiato per questa sconfitta soprattutto per come è maturata. Non voglio togliere merito ai cugini torresi cui vanno i miei sinceri complimenti per aver dimostrato, in primis a noi, come con passione, sacrificio e tanta umiltà si possono ottenere grandi risultati. Come Società siamo molto delusi dall’atteggiamento tenuto dalla squadra e ci riserviamo di intraprendere azioni nei confronti di chi terrà comportamenti non consoni ai canoni societari di serietà e professionalità” conclude il massimo dirigente biancazzurro.

New Volley Torre – Aurora Volley Brindisi 3-0 (25-23, 25-23, 25-18)

New Volley Torre: De Pascalis K (10), Abbracciavento (1), Pasciulli L1, Mazzotta, Mucci (16), Ciriani (10),  Cannalire (6), Galasso (1), D’Ettorre (1), Nacci, Sternativo L2, Mercoledisanto, Cavallo. All D’Amicis.

Aurora Volley Brindisi: Palumbo K (12), Mollica (1), Martino (12), Andreula (7), Galiulo (6), De Maria (2), Difronzo L1, Mastrantonio, Moro, Fiore, Piperno, Maggio L2, Montanero, Palmisano Romano.  

(fonte: Comunicato stampa)

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Falaschi Week, Capitolo 4: Per diventare bravi allenatori non basta essere stati buoni giocatori

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“Io sono molto fissato, anche nella mia vita privata, sulle questioni organizzative, sul fatto che tutte le cose debbano andare in un certo modo. Sono molto pignolo! Quindi non mi dispiacerebbe affatto un ruolo da direttore generale, così come pure da team manager”.

Ma come, eravamo convinti che avresti voluto fare l'allenatore!

“Per fare l’allenatore non basta essere stati dei buoni giocatori. L’esperienza in campo è una cosa, e quella nel mio caso inizia ad essere pure troppa - scherza - ma per fare l’allenatore vero sono convinto sia necessario fare un percorso. Nel senso, non è che uno smette di giocare e inizia subito ad allenare in Serie A”.

Nel caso scegliessi questa strada, da dove partiresti allora?

“Partire dalle giovanili credo sarebbe un percorso molto stimolante perché lì si va veramente a vedere chi ne sa a livello tecnico, perché devi di fatto insegnare a giocare a pallavolo. Da lì più sali di livello e più ti viene richiesto di gestire un gruppo di persone, che è una cosa differente che richiede tutta un’altra serie di abilità. Con i giovani cercherei sicuramente di mettere in pratica tutti gli insegnamenti del Mago (Vincenzo Di Pinto, ndr)”.

Ragioniamo di fantasia: dopo aver fatto la giusta gavetta nelle giovanili, ti chiamano per fare il secondo in Serie A. Quale allenatore ti piacerebbe affiancare?

“Ho sempre avuto difficoltà a giocare contro la sua squadra - risponde Falaschi dopo una breve pausa e una risata - Mi riferisco a Roberto Piazza. Le sue sono sempre state squadre organizzate, che giocano bene a pallavolo, che non mollano mai niente. Hanno un sistema di gioco veramente fastidioso per chi ci gioca contro. Squadre che hanno sempre avuto un senso in qualsiasi cosa facessero, e questa è una cosa che io apprezzo molto nelle squadre e nei giocatori che provano a fare quel determinato gioco. Hanno sempre tante variazioni, a proposito di battute come raccontavamo nei capitoli precedenti. Contro noi di Padova, ad esempio, quest’anno ricordo una partita in cui ci hanno dato 3-0, ma all’inizio battevano solo forte senza riuscire a staccarci nel punteggio. A quel punto hanno iniziato a cambiare: e la palla corta, e Reggers con la float, stessa cosa con Louati, e alla fine la partita l’hanno vinta con le variazioni. Una squadra che legge lo sviluppo del match ed è capace di cambiare in corsa la sua idea iniziale. Quindi ad oggi ti direi Piazza, sarei proprio curioso di studiarlo da vicino, diciamo così”.

foto Legavolley

Solo Piazza?

“Anche con Fefè De Giorgi, alla Lube prima e poi in Nazionale, si era creato un bel feeling. Parlava molto con me, nonostante fossi il secondo palleggiatore, e questo mi ha fatto molto piacere perché forse significava che aveva visto in me qualche cosina in più oltre il semplice giocatore”. 

Come allenatori stranieri?

Marcelo Mendez. È considerato da molti giocatori come un gran bel allenatore. Sono davvero curioso di vedere cosa farà l’anno prossimo a Trento”.

In percentuale ti vedi un domani più direttore generale o allenatore?

“Al momento siamo 50 e 50, devo ancora capirlo bene”.

Tornando al presente, nuova avventura a Grottazzolina. C’è una soddisfazione che cercherai di toglierti?

“Sì, vincere a Cisterna. Negli ultimi anni non ci sono riuscito e questa cosa qui mi urta parecchio - ride -. È una di quelle trasferte sempre complicate. L’albergo non è vicino ma a Latina, la mattina ti alleni lì col sole che entra dalle finestre e ti acceca, in più Baranowicz è un gran bel palleggiatore, ma ora se n’è andato, sicché… Insomma, per un motivo o per un altro, tranne che con la Lube, ma non giocavo, io a Cisterna non ricordo d’aver mai vinto. Questa soddisfazione me la vorrei proprio togliere, insomma”.

foto Legavolley

Fala, è stata davvero una bellissima chiacchierata la nostra. Grazie davvero. Avrei un’ultima domanda ma non so se farla o meno…

“Sono solo due ore che siamo al telefono, ti stai facendo problemi adesso?”

Sarei curioso di sapere quante persone ti saluteranno ancora dopo aver letto questi articoli.

“Mmmm, ho come l’impressione che la lista si stia accorciando…”.

Intervista di Giuliano Bindoni
(©Riproduzione riservata)

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