Del Monte Supercoppa: Perugia favorita d’obbligo, ma occhio alle sorprese…

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Di Paolo Cozzi

È tutto pronto ormai per il tradizionale appuntamento con la Del Monte Supercoppa, che quest’anno si giocherà in terra sarda a Cagliari tra lunedì 31 ottobre e martedì 1° novembre. Mai come quest’anno la favorita d’obbligo sembra Perugia, unica tra le quattro finaliste a marciare a pieno ritmo in campionato. Riuscirà la squadra di patron Sirci a portare a casa il primo trofeo stagionale, in una stagione che “deve” portare nella bacheca perugina il maggior numero possibile di trofei? Perché come sempre succede, tutti snobbano la Supercoppa, ma poi chi non la vince si lecca le ferite, e chi vince se la ride!

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La prima semifinale, alle 17.30 di lunedì, sarà quella tra i campioni d’Italia in carica di Civitanova e Modena, due squadre che in campionato non stanno brillando, ma che hanno la capacità sulla gara secca di alzare il proprio livello di gioco. La squadra di Blengini arriva da due bruschi stop, ma se quello casalingo con Perugia ci può anche stare, il tre a zero subito a Monza ha fatto lampeggiare parecchi allarmi in casa Lube.

Tanti problemi in una linea di ricezione che, persi Lucarelli e Juantorena, deve ancora trovare i giusti meccanismi, tanto che anche un top player come Balaso sbanda e sbaglia molto più del solito. Senza ricezione De Cecco è costretto ad ignorare i suoi centrali, soprattutto Chinenyeze, e questo si sta ripercuotendo un po’ su tutto l’attacco marchigiano. Se Zaytsev appare già in gran forma, molto più indeitro di condizione sembrano essere Yant e Bottolo: un bel problema per coach Blengini, che in questo inizio di stagione ha ogni tanto spostato Ivan in posto 4.

Moden, dal canto suo, viene da un inizio di stagione davvero horribilis, con una sola vittoria in cassaforte e una serie di alti e bassi di rendimento tipici di una squadra in costruzione, ma molto pericolosi. Se Lagumdzija è la nota positiva di questo breve scorcio di stagione, pur restando molto falloso in attacco, chi sta dando la sensazione di faticare a calarsi nei panni di questa nuova Modena meno ambiziosa è certamente Ngapeth, tornato dai Mondiali visibilmente fuori forma e ancora lontano dai suoi picchi migliori.

Anche Rinaldi sta faticando molto più del previsto a trovare continuità: riuscirà la piazza di Modena ad aspettarlo, o succederà come con Daniele Lavia, “bollato” fin troppo presto e bruciato per quella stagione? Se a questo aggiungiamo un atavico problema a muro di Modena negli ultimi anni, ecco che il pronostico del match privilegia la vittoria di Civitanova per 3-1.

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Secondo match di giornata, lunedì alle 20.30, quello tra Trento e Perugia si prospetta davvero un incontro ad alta intensità, con gli umbri desiderosi di vendicare la sconfitta subita l’anno scorso proprio in semifinale di Supercoppa e quella ancora più cocente in semifinale di Champions League (e chi se lo fosse perso, quel match, corra a rivederlo, perché la gara di ritorno è stata una delle più intense dell’ultima decade!).

Trento, ritrovato Sbertoli dopo i problemi agli addominali, ancora non sta esprimendo il miglior gioco, ma la formula dei tre schiacciatori funziona e Matey Kaziyski nell’insolita veste di opposto sta trascinando la squadra a forza di attacchi. Ancora altalenanti Lavia e Michieletto, in una fase di stagione dove le tossine per la lunga estate azzurra si fanno ancora sentire. Manca ancora un poco, rispetto all’anno scorso, l’apporto dei centrali, ma Podrascanin e Lisinac sono veterani dal rendimento assicurato nelle partite che contano. Importante poi, nell’ottica delle due partite in 24 ore, avere in panchina un giocatore come Dzavoronok, chiamato quest’anno a fare il definitivo salto di qualità.

Per Perugia come detto in precedenza, l’obbligo di vincere a mani basse questa Supercoppa visto la qualità del rooster messo a disposizione di Anastasi. Se sulla diagonale palleggiatore-opposto non ci sono dubbi, e lo stesso dovrebbe accadere per le bande con Leon pronto a riprendersi i gradi di capitano in campo insieme a Semeniuk, qualche dubbio in più c’è al centro, dove nel ballottaggio a tre fra Russo, Solé e Flavio potrebbero spuntarla gli ultimi due. Vero è che questa Sir fa del turn over il suo punto di forza e le frecce nella faretra di Anastasi sono davvero tante. Di sicuro una squadra quasi infermabile in attacco, cresciuta in ricezione e solida al servizio.

Il pronostico dice Perugia 3-1… ma attenzione, anche l’anno scorso era così!

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Gara4 di Finale Scudetto Civitanova-Trento, il Pagellone di Paolo Cozzi: Michieletto 10, Lagumdzija 4.5

Palla al centro

Sembrava un’altra sfida della serie di Finale destinata a chiudersi con un facile tre a zero per i padroni di casa, invece sul finire del secondo set con Trento ormai alle corde Alessandro Michieletto ha deciso di vestire i panni di un moderno supereroe e con tanta grinta e senza paura dalla linea dei 9 metri ha letteralmente sbriciolato le sicurezze marchigiane, trascinando i suoi fuori dalle pericolosissime sabbie mobili nelle quali stavano lentamente sprofondando. E così, una Civitanova fino a quel momento macchina bellica perfetta si è inceppata, incominciando ad attorcigliarsi in un groviglio di errori gratuiti che alla fine hanno pesato come un macigno sulle sorti del match.

Ma veniamo alle pagelle del match, plaudendo comunque a tutte e due le compagini, perché se è vero che una sola squadra sale sul gradino alto del podio, è altrettanto vero che Civitanova esce a testa altissima da questa serie di Finale e merita l’apprezzamento per quanto fatto di tutti gli appassionati di volley.

Foto Lega Volley Maschile

Michieletto: Voto 10
Deus ex machina di questa Trento, più di una volta in questi Play-Off è stato la miccia che ha dato il la alla riscossa. Che fosse top player lo sapevamo da anni, che fosse determinante pure. Ma al servizio è diventato ancora più letale e maturo.

Sbertoli: Voto 9
Nonostante la ricezione ballerina, trova la velocità giusta di palla per tenere in ritmo i suoi campioni.  Carattere, tenacia e talento sono solo alcune delle caratteristiche di questo ragazzo che mai come ora merita una chance vera in nazionale. E’ vero, ripetiamo spesso che a muro regala qualcosa… Ma anche Hercules dopo tutto era un semplice mortale!

Lavia: voto 7
Vedere Daniele prendere 5 ace fa sempre effetto, ma questo ci indica anche il valore della battuta marchigiana. Per il resto, pochi errori e tanta concretezza per un ragazzo che quando gioca i mani out ci riporta alla mente un certo Bernardi…

Rychlicki: voto 5,5
Non gioca la sua miglior gara, ma nel match fra opposti partenti vince certamente il duello. Certo che 6 murate subite sono davvero tante per un giocatore che predilige la palla veloce proprio per anticipare il muro avversario

Flavio: voto 7
In sordina nei match precedenti, decide di far tuonare i suoi attacchi all’Eurosuole Forum e lo fa con grande precisione. Attento anche a muro dove quando arriva a raddoppiare fa sempre buio.

Kozamernik: voto 7
Attento in attacco, svelto a muro e pericolosissimo ogni volta che si presenta dai nove metri: un bel modo per salutare la sua ormai ex squadra.

Laurenzano: voto 8
Ventuno anni e due scudetti in saccoccia… Un bottino da autentico predestinato della seconda linea che tra le mura nemiche chiude con un solo ace subito e una ottima prova da uomo ovunque.

Soli: voto 9
Vincere il primo scudetto quando si è già stati ”silurati” a febbraio è impresa non da poco, che dimostra come il coach modenese fosse ben voluto all’interno dello spogliatoio. Qualche passo falso in questi due anni c’è stato indubbiamente, ma ha sempre saputo far rialzare la testa ai suoi ragazzi.

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Nikolov: voto 9
La promessa che ormai è una solida realtà gioca con una intensità e una cattiveria agonistica di rara bellezza. Potente e reattivo in attacco, fiammante dai 9 metri, regala ancora qualcosa in ricezione, ma vederlo giocare è gioia per gli occhi.

Bottolo: voto 8
Cresciuto tanto alla corte di Medei, ormai non stupisce più per il rendimento ottimo anche in ricezione. Gli step di crescita arrivano sempre quando meno ce li si aspetta e ora Mattia è già fuori dalla porta di De Giorgi a chiedere una maglia da titolare…

Lagumdzija: voto 4,5
Finale scudetto in lento declino per il turco che alla lunga dimostra poca incisività in attacco e una grande fatica a restare “on fire” in match di questa caratura.

Boninfante: voto 6
Alla prima stagione da titolare guida i suoi alla Finale Scudetto… Solo questo ci dà l’idea del cammino fatto da questo ragazzo nel corso della stagione. Poi certo, qualche palla arriva ancora imprecisa e qualche scelta lascia a desiderare, ma il futuro è tutto dalla sua parte e nelle gerarchie dovrebbe aver superato Porro di slancio.

Chinenyeze: voto 6
Meno volitivo che in altri match, con un attacco finalmente degno del suo talento, ma a muro fa davvero tanta fatica a leggere il gioco di Sbertoli, e probabilmente si commiata da Civitanova senza aver messo in mostra tutto il suo potenziale.

Gargiulo: voto 7
Ha voglia di essere protagonista in campo il neo convocato azzurro e ancora una volta trova guizzi importanti sia a muro che in attacco.

Balaso: voto 6,5
Trento spinge tanto dai nove metri e lui deve coprire quasi metà campo… Non male chiudere con zero ace subiti di fronte a degli avversari indiavolati!

Medei: voto 8
Alzi la mano chi immaginava una Civitanova così performante dopo un solo anno di ricostruzione….  Una Coppa Italia, una finale scudetto e Bottolo e Nikolov ritrovati…. Non male come inizio! 

Di Paolo Cozzi