Chieri a Firenze, Grobelna: “Sette gare alla fine, non è il momento di mollare”

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foto Reale Mutua Fenera Chieri '76
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Di Redazione

La seconda trasferta toscana della stagione porta la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 a Firenze, per l’impegno della nona giornata del girone di ritorno contro Il Bisonte Firenze. La gara si giocherà domenica 6 marzo, con fischio d’inizio alle ore 17.

Con un bilancio complessivo di quattro vittorie a tre per il Bisonte, squadra contro cui il 28 ottobre 2018 il Chieri ’76 ha fatto il suo debutto assoluto in A1, questo ottavo confronto fra i due club porta con sé la novità dell’impianto di gioco, il Palazzo Wanny, inaugurato giusto un mese fa. Un ulteriore spunto di interesse per una gara che mette in palio punti pesantissimi. Si tratta infatti di uno scontro diretto fra due squadre che al momento occupano la sesta e l’ottava posizione, distanziate di 4 punti (Chieri 30, Firenze 26), entrambe con 19 partite giocate.

Attese in settimana dal recupero a Perugia e nel prossimo weekend dal match casalingo con Bergamo, penultimo impegno al PalaFenera della regular season, le ragazze di Bregoli cercheranno di interrompere a Firenze il filotto negativo delle ultime quattro giornate, con quattro sconfitte e 2 punti conquistati su 12 disponibili. Le bisontine di Bellano, vittoriose nelle ultime due trasferte a Casalmaggiore e Vallefoglia, puntano invece a conquistare il primo successo nel loro nuovo palazzetto. Rispetto alla gara d’andata al PalaFenera, vinta 3-2 da Chieri, nell’organico toscano non c’è più Indre Sorokaite. Due le ex, entrambe da parte chierese: Elena Perinelli e Francesca Villani.

A fare il punto sul momento della Reale Mutua Fenera Chieri ’76 è il vicecapitano Kaja Grobelna. La sua analisi parte dalla sconfitta di domenica scorsa nel derby con Cuneo: “Ovviamente la sconfitta per 3-2 non è il risultato che volevamo, anche perché Cuneo è molto vicina in classifica. Cosa ci è mancato? Alla fin fine, un punto. Potevamo vincere 2-3. Perdere 3-2 o vincere 2-3 è molto diverso, per la testa, per la classifica, per tutto. Ora però non è il momento di mollare. Arrivano un momento della stagione e partite molto importanti per noi“.

L’opposto biancoblù passa quindi a presentare il match col Bisonte e il finale di stagione: “Una partita importantissima, contro un’altra squadra molto vicina in classifica. Quelli in palio sono punti importanti sia per noi sia per loro. Come già dicevo non è il momento di mollare. E’ il momento di combattere, un passo alla volta, ogni partita, perché ogni partita è importante adesso. C’è veramente tanta tanta tanta voglia di far bene, e vogliamo assolutamente mostrarlo in campo”.

Vogliamo andare a Firenze cariche e giocare la nostra miglior pallavolo, che abbiamo già fatto vedere. In alcune gare di questa stagione abbiamo mostrato che riusciamo e possiamo giocare una bella pallavolo. Lo vogliamo anche fare adesso per tutte le partite che rimangono. Manca solo un mese, che è poco, ma restano ancora sette partite molto importanti. Un passo alla volta, proviamo a dare in ogni partita il 100%, anche per arrivare meglio possibile in classifica alla fine della regular season, e ovviamente per essere pronti per i play-off. Manca un mese, e daremo il massimo. Poi vedremo“.

(fonte: Comunicato stampa)

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Imoco, Zhu Ting avverte le rivali: “Non sono ancora tornata al mio top”

A1 Femminile

Il picco, l’infortunio e la risalita: Zhu Ting alla Prosecco DOC Imoco è tornata ad essere una delle migliori giocatrici del mondo; sarà Pantera anche nella stagione 2025/26 da unica pallavolista di sempre ad aver vinto conquistato tutti i trofei giocati in due stagioni. Dopo il Vakifbank 2017/18 ecco l’All In in gialloblù, ora va a caccia del tris nel Grande Slam.

Quando Zhu Ting è arrivata in Europa, nell’estate 2016, sbarcava da giocatrice più forte del mondo dell’Henan e una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio da miglior giocatrice del torneo. Con il Vakif si è confermata “Zhuperstar”, vincendo due volte il Mondiale per Club e la Champions League, oltre a tutte le competizioni turche. Poi è tornata da profeta in patria in Cina, con il Tianjin, prima del grande stop: la star cinese, 198 cm, 30 anni, è rimasta ai box per tutto il 21/22 dopo una complessa operazione al polso destro che l’ha fermata. Dopo una lunga rieducazione in Spagna è poi arrivata in Italia per riprendere il filo del discorso, con la Savino del Bene Scandicci ha giocato due stagioni, portandosi a casa una Challenge Cup. Ha incrociato la Prosecco DOC Imoco nelle Finali Scudetto 2024, a seguire nel giro di qualche settimana da avversaria è diventata Pantera.

Alla corte di coach Daniele Santarelli, in uno dei sestetti più forti di sempre, Zhu ha recitato il ruolo della protagonista, riprendendosi di prepotenza il palcoscenico internazionale: in 37 partite giocate ha infilato 472 punti con il 48% offensivo. Indimenticabile il Mondiale per Club di Hangzhou, dove il pubblico cinese ha accolto il suo idolo tifando dall’inizio alla fine la Prosecco DOC Imoco; e così Zhu ha trascinato le Pantere alla conquista dell'iride, portandosi a casa pure il premio di miglior schiacciatrice del torneo dopo aver firmato il punto che ha portato per la terza volta Conegliano in cima al Mondo. Lo stesso dicasi per la Champions League, che è tornata a vincere a 7 anni di distanza dall’ultima quando trionfò con il Vakif: nella finale di Istanbul contro la sua ex-squadra Scandicci, ha infilato 14 punti. Ora Zhu Ting guarda alla prossima stagione con grandissima ambizione, pronta per continuare a scrivere la storia gialloblù con la sua classe e la sua simpatia che ha stregato i tifosi del Palaverde.

Zhu Ting: “Sono stata davvero bene nel mio primo anno a Conegliano, sono molto soddisfatta. Questa stagione per me è stata estremamente piacevole, in campo e fuori, lo dico dal profondo del cuore. È stata una stagione in cui mi sono sentita davvero a mio agio perché ho trovato un'atmosfera fantastica nella squadra e nella società: tutti sono molto rispettosi, ci aiutiamo a vicenda, dalla dirigenza agli atleti, all’interno del gruppo, è sempre stato così fin dal primo giorno.  Penso che tutti i trofei vinti quest’anno abbiano un significato speciale per me. La Champions League, ad esempio, perchè è stata la prima che ho vinto dopo l’operazione e il mio ritorno. Poi anche il campionato italiano, è stato un campionato vinto il primo dopo l’intervento al polso destro e la lunga riabilitazione, così come il Mondiale per Club che è stato emozionante vincere nel mio Paese natale. E poi la Coppa Italia, anche quella l’ho vinta per la prima volta. Quindi, in pratica, questi quattro titoli sono stati tutti delle “prime volte” per me. E' stata un'ottima stagione, ma credo di non essere ancora tornata al mio top, non ancora, ma ogni anno faccio passi avanti e spero che la prossima stagione possa essere ancora migliore".

"Non vedo l’ora di vivere quest’estate, perché non sarò con la nazionale e potrò avere più tempo per la mia famiglia, potrò riposarmi meglio e prepararmi alla prossima stagione che sarà molto impegnativa. Sarà un’ottima occasione per recuperare energie, sia fisicamente che mentalmente".  

"L'atmosfera del Palaverde mi manca già, amo questo palazzetto, davvero. Innanzitutto per i tifosi, che sono sempre calorosissimi, ogni partita è una festa. In ogni occasione ci sostengono con tutto il cuore, e quando vinciamo sono sempre lì, si sentono le loro voci. C’è una fusione perfetta tra la squadra e i tifosi, ed è una sensazione davvero magica. Ci vediamo per la prossima stagione!”.

(fonte: Imoco Volley)