Di Redazione
Maarten Van Garderen: “Sicuramente la partita l’abbiamo persa dopo il cambio campo, dove non siamo più riusciti a fare punti. Non siamo stati concreti a concluderla, abbiamo avuto diverse occasioni, soprattutto in attacco. Quello che non ha funzionato non è stato tanto nel finale del primo set, quanto la parte centrale: siamo partiti 4-0 ma quando poi loro iniziano a fare bene, ci dimentichiamo che per noi ogni punto, ogni set è una finale. Purtroppo non è la prima volta che partiamo bene e poi ci lasciamo scoraggiare da un errore commesso“.
Andrea Giani: “La partita l’abbiamo persa nella sfida battuta-ricezione: ci hanno preso a martellate. E dall’8 pari del tie break quando abbiamo cambiato campo abbiamo preso degli ace, quindi quelli sono punti diretti che lasci all’avversario. Abbiamo giocato contro un palleggiatore che dà molto ritmo, però anche sul nostro muro non è che abbiamo lavorato con muri vincenti: abbiamo difeso abbiamo avuto 55 contrattacchi e li non siamo stati splendidi, quindi ci sono diverse cose che ci hanno portato a giocare il tie break. Però quello che è successo ancora una volta, come all’andata con Cisterna, giochiamo per fare i tre e invece andiamo sotto 2 a 0. Non possiamo permetterci in questa fase del campionato di avere questi tipi di problematiche: posso anche perdere il primo set, poi nel secondo ci devo stare in campo. Invece proprio perché l’avversario forse non è quello con cui giocherai in determinate partite non pensi alla partita. Cosa che invece bisogna fare perchè a questo livello non ti concedi di uscire dalla partita. Questa è una cosa che non dobbiamo e non possiamo accettare“.
“Non ci siamo allenati male, anzi, abbiamo anche fatto una bella settimana ma il punto è sempre cosa viene prima della squadra? Viene prima quello che tu stai facendo o viene prima la squadra con quello che deve fare? Questo è difficile da cambiare nella testa di qualche giocatore. La testa deve essere focalizzata lì”.
Nel terzo set Giani ha provato un cambio della formazione, lasciando in panchina Ngapeth e Mazzone “Io penso che questa squadra ha fatto uno switch perché iniziato a pensare da squadra e devi giocare di squadra. Nel momento in cui la tua prestazione non aiuta la squadra, allora abbiamo dei giocatori che possono entrare e dare qualcosa in più. Non è un problema avere uno piuttosto che un altro in campo, è come ti approcci a fare la differenza. Puoi anche attaccare meno però far giocare la squadra“.
(fonte: Comunicato Stampa)