La centrale Simona La Rosa torna a vestire la maglia della Desivolley Palmi

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Di Redazione

Simona La Rosa, del ’92 e di ruolo centrale, ritorna a giocare a Palmi. Simona, piemontese di Torino e Palmese di adozione, oramai vive stabilmente a Palmi. La giocatrice e la società hanno vissuto i momenti belli e brutti, gioie e dolori. Le strade si sono divise più volte ma sempre con la convinzione che si sarebbero ricongiunte. Con lei e non solo con lei la società ha scritto la storia della pallavolo a Palmi portando la città nella seconda serie nazionale del volley femminile. La serie A2.

Con lei e i suoi cm, con i suoi muri e la sua esperienza ci si prepara a riconquistarla. Si ė così. Il progetto della DesiVolley è quello di riportare a Palmi e in provincia di Reggio Calabria nuovamente la serie A. La nuova stagione dovrà essere il trampolino per puntare con decisione a riconquistarla. Non sarà facile ma per realizzare i sogni bisogna aprirne i cassetti.

Nel breve e medio termine é questo il traguardo che la dirigenza si è data, confidando di riuscirci coinvolgendo nel progetto tutti coloro che amano il volley. A partire dalle altre società della provincia e con alcune di esse è già iniziato un discorso che sarà esteso a tutte le altre cercando anche la collaborazione della FIPAV reggina.

#Insiemesivince recita un motto e quando è nato questo motto, Simona ne faceva parte:

Come nelle migliori coppie, il tempo e un po’ di lontananza fortificano il rapporto! Torno a vestire la maglia DESI – le prime parole di Simona – consapevole del progetto bello ed ambizioso della società. Sono molto orgogliosa e contenta, amo Palmi e spero il meglio per questa città, partendo dallo sport, partendo da questo campionato di B1!“.

(Fonte: comunicato stampa)

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Mondovì, il ds Rubado: “La futura A3 ha raffreddato l’idea dei ripescaggi in A2”

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La possibilità di rivedere Mondovì Volley in Serie A2 si sta affievolendo ogni giorno di più, complice anche la riforma annunciata dalla Lega Volley femminile nei giorni scorsi. Infatti l'introduzione della Serie A3 dalla stagione 2026-2027 e la conseguente riduzione dei team partecipanti alla seconda serie nazionale "ha raffreddato un pochino l'idea dei ripescaggi, perchè probabilmente non si farà il girone con tante squadre e non ci saranno eventuali ripescaggi per avviarsi verso questi nuovi numeri che hanno proposto" come spiegato dal ds Max Rubado ai microfoni di Targatocn.

Per creare il nuovo campionato infatti, al termine della prossima stagione, quella 2025-2026, le squadre di B1 promosse in A3 saranno ben 12, a cui si andranno ad aggiungere 4 squadre retrocesse dalla Serie A2 L’anno successivo, al termine di quello che sarà il primo campionato di Serie A3, a 16 squadre, saranno poi previste 4 promozioni in A2 e 4 retrocessioni in B1 e così anche nelle stagioni successive.

Ma il discorso A3 per Rubado è ancora lontano, ora è tempo di pensare al mercato e al futuro di Mondovì, indirizzato verso la prossima B1 femminile, e senza fare nomi ha anticipato che "la squadra è in costruzione e siamo a buon punto". Il primo tassello sarà la conferma di coach Claudio Basso, di cui per ora "manca solo l'ufficialità".