Lotta al cyberbullismo: la tappa di Perugia di #Accendiamoilrispetto

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Foto Ufficio Stampa Top Volley Cisterna
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Di Redazione

Sensibilizzare gli studenti al rispetto delle regole utilizzando lo sport. S’è svolta a Perugia l’ottava tappa di #Accendiamoilrispetto, il progetto etico della Top Volley con il supporto di AbbVie, il patrocinio della Polizia di Stato e la presenza delle istituzioni. Lotta al bullismo e al cyberbullismo, a cui si aggiunge la tematica dell’inclusione delle diversità: con gli studenti dell’istituto comprensivo Perugia 2 il dialogo è stato molto interessante e ha coinvolto Daniele Sottile, palleggiatore della Top Volley, e Alessandro Piccinelli, libero della Sir Safety Perugia, in questa ennesima tappa speciale fuori dalla regione Lazio organizzata coinvolgendo anche la società perugina di Superlega rappresentata dal direttore generale Bino Rizzuto.  

«Ennesimo appuntamento molto interessante, abbiamo parlato di rispetto delle regole, di inclusione delle diversità e gli studenti hanno fatto moltissime domande, segno che si tratta di argomenti sensibili dei quali bisogna sempre parlare e soprattutto non bisogna mai dare per scontato nulla» ha chiarito Daniele Sottile al termine della chiacchierata. Il dirigente scolastico Luca Arcese ha sottolineato l’importanza di questi appuntamenti che si inseriscono anche in un importante progetto che la scuola porta avanti da tempo con il supporto della professoressa Lucia Parmegiani.  

Clara Pastorelli, assessore allo sport del Comune di Perugia, è intervenuta sottolineando l’importanza della sensibilizzazione nelle future generazioni in un accorato dialogo diretto con gli studenti. L’evento è stato moderato da Giuseppe Baratta (Top Volley) e ha visto l’intervento anche dell’ispettore superiore della Polizia di Stato Francesca Gosti, della Questura di Perugia, che ha esposto agli studenti gli strumenti a disposizione delle forze dell’ordine per contrastare le dinamiche in questione, soffermandosi anche a dare risposte e indicazioni alle numerosissime domande degli alunni: lo strumento dell’ammonimento e la spiegazione della stanza delle audizioni protette.  

Nell’appuntamento di Perugia è intervenuto anche Andrea Montecalvo di AbbVie, azienda biofarmaceutica globale che da sei anni è al fianco di Top Volley nel progetto #Accendiamoilrispetto e da sempre impegnata nel creare consapevolezza su temi socialmente rilevanti come la salute o, in questo caso, il cyberbullismo e il valore dell’inclusione.

(Fonte: comunicato stampa)

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

Oltre il Volley

Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.