Agnelli Tipiesse al Pala Pozzoni anche in caso di promozione?

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Di Redazione

Non è una sorpresa ma una certezza la Agnelli Tipiesse di questa stagione. Prima in Serie A2 con ben 47 punti e 16 lunghezze dalla seconda Cuneo con una partita in più da giocare. In casa orobica, quindi, è lecito pensare ad un futuro roseo, nella massima serie, ma con un dubbio sulla sede di gioco.

Come riporta oggi il Giornale di Merate il Pala Pozzoni, palazzetto dello sport in via Ca de’ Volpi, in vista di una possibile ascesa in SuperLega avrebbe infatti bisogno di interventi ulteriori in altezza e come numeri di posto. “La situazione interessa tutte le parti in causa – ha commentato il consigliere con delega allo Sport Pietro lsacchi – Bisogna capire innanzitutto quali spazi servono alla società in caso di promozione e discutere anche con lo Sporting Club, con cui ci lega una convenzione per la gestione del centro fino al 2032. Stiamo ragionando sui lavori da effettuare e su chi dovrà farsene carico: a seguito del passaggio in A2 avevamo speso circa 200mi1a euro per adeguare la struttura, ma ora la cifra sarà di molto superiore“.

I nodi da sciogliere sono sostanzialmente due nel caso in cui avvenisse la promozione: uno riguarda la capienza e l’altro l’altezza del palasport – ha sottolineato il direttore generale Igino Oliveto – Per il primo aspetto il parametro richiesto è di mille posti: attualmente ce ne sono 654, ma attraverso uno studio del geometra Carlo Perego crediamo di riuscire ad ovviare al problema. L’altezza è invece di 8 metri sotto trave, ma in caso di SuperLega la norma ne prevede almeno 9… Vorremmo trovare un accordo per rimanere a Cisano, altrimenti saremo costretti a cercare una soluzione altrove”.

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.