Con l’Anthea il Duetti cerca il riscatto Fenice: “Concentrazione e reazione”

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
meno di 4 minuti
SHARE
Ufficio Stampa Giorgione Pallavolo
SHARE
TEMPO DI LETTURA
meno di 4 minuti

Di Redazione

È il match clou del girone C2 della serie B1 femminile. Duetti Giorgione – Anthea Vicenza promette scintille perché domenica alle 17.30 andranno ad affrontarsi due compagini di assoluto valore. Il Duetti viene dalla sconfitta di Santa Giustina in Colle mentre Vicenza ha osservato un turno di stop per covid (nella formazione avversaria).

Coach Carotta ha progettato una settimana di allenamenti concentrandosi sull’aspetto fisico, tecnico ma soprattutto mentale. Spiega Greta Fenice: «Ci siamo allenate concentrandoci sullo scendere in campo, giocare concentrate la nostra partita e uscirne sapendo di aver dato il 100%».
Di certo non è stata una sconfitta ad aver cambiato gli obiettivi stagionali. Il Duetti è conscio delle proprie possibilità e vuole riprendere la marcia forte di una maggiore consapevolezza: «Quel match ci ha insegnato che ogni partita va affrontata al massimo – continua Fenice -. Sappiamo che la gara con Vicenza è una delle più complicate della stagione. Hanno allestito una rosa per puntare alla promozione e sono complete in tutti i reparti, sia in campo che in panchina. Hanno perciò tante carte a disposizione ma anche noi crediamo di averne. Dovremo dimostrare di saper reagire nei momenti di difficoltà perché sicuramente ne arriveranno. La capacità di reazione è ciò che è mancato sabato scorso ed ciò di cui vogliamo dare dimostrazione di possedere».

La diretta verrà trasmessa nella pagina Facebook “Giorgione Pallavolo 1969”.

(Fonte: comunicato stampa)

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Carlo Parisi Volley Bergamo 1991

Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

A1 Femminile

Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.