“Palla al centro” di Paolo Cozzi – 9 maggio 2017

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Paolo Cozzi*

SuperLega: onore ai vincitori… e ai vinti!
Come da pronostico, la Lube doma gli ultimi tentativi da parte di Trento di riaprire la serie e si laurea campione d’Italia 2016-2017. Per l’occasione, Civitanova ha sfoggiato in gara 3 un trio di “bombardieri” laterali in formato “galattico”, protagonisti con 58 punti, granitici a muro, cecchini in battuta e monstre in attacco! Il tutto condito da un direttore d’orchestra come Christenson che ha smistato egregiamente, senza dover scomodare i suoi due centraloni. La Diatec, seppur inferiore in attacco e a muro, con la forza del gruppo è riuscita a tenere aperta la partita per lunghi tratti e a mettere pressione alla Lube che, dopo la delusione di Coppa, porta in trionfo il tecnico Blengini con il suo primo scudetto. Unica nota negativa in una serata di festa: non vedere Juantorena e Kovar in Nazionale questa estate. Vero, l’anno post olimpico serve a far rifiatare molti giocatori. Ma è anche vero che la Nazionale italiana manca da ormai 12 anni dal gradino più alto di una competizione internazionale.

Tra Novara e Modena vince lo spettacolo!
E’ bellissima anche la serie finale del campionato femminile che vede Novara pronta a giocarsi il suo primo match point a Modena. Sabato sera, in un PalaIgor gremito, è stata Cristina Chirichella a vestire i panni della Wonder Woman con muri, attacchi, ace e, a sorpresa, anche delle difese degne della miglior Cardullo. Con lei hanno brillato come al solito le stelle di due veterane come Piccinini e Barun, che quando sentono l’odore della battaglia, sono sempre pronte a schierarsi in prima fila armate della loro esperienza. Modena di contro ha potuto contare sulla potenza di Oszoy e le fiammate al centro di Heyrman, ma ha pagato la scarsa verve realizzativa di Brakocevic e Bosetti, quest’ultima un po’ sottopressione anche nel fondamentale della ricezione. Se giovedi le ragazze di coach Gaspari vorranno allungare la serie, dovranno trovare sicuramente maggior incisività al servizio e far macinare chilometri alla Dijkema, costringendola a delle alzate più scontate. Modena, inoltre, dovrà difendere meglio come “sistema squadra”, nel tentativo di limitare una Barun apparsa davvero in grandissimo spolvero, forse stimolata dalle voci che danno Paola Egonu in arrivo a Novara…

Volleymercato, Perugia Caput Mundi
In questo momento si parla tanto di volley mercato, ma forse è più affascinante cercare di capire cosa accadrà a Perugia dopo lo screzio fra Bernardi e Sirci nel post-partita di Champions. Personalmente credo che sia molto in bilico la posizione del “Lollo nazionale”, ma spero che il presidente umbro rifletta bene prima di prendere decisioni affrettate. Una squadra come Perugia, ambiziosa e forte, con tanti top player, non può permettersi di cambiare guida tecnica ogni sei mesi. Si rende necessaria la presenza costante di un allenatore che l’accompagni in una crescita continua sia tecnica che di mentalità. E credo che Bernardi, con la sua esperienza, possa anche essere la persona giusta. Rimane il problema di chi farà il volley mercato in società… credo che Sirci, con cui bisogna complimentarsi anche per la capacità di aver creato un “modello Perugia” nel marketing con sponsor importanti e ampia visibilità mediatica, sappia lasciare il timone delle scelte a due persone esperte e preparate come Vujevic e Recine. Capitolo Zaytsev: impossibile pensare a Ivan via da Perugia, anche se personalmente continuo a vederlo come opposto (magari… proprio a Perugia!). C’è però da registrare un tentativo serio di portare lo Zar a Modena: nella fattispecie si sta cercando di portare Ivan nella scuderia di un noto procuratore emiliano, e questo comporterebbe un suo arrivo sicuro nella città della Ghirlandina. Ma questo è fantavolley, o forse no?

La sinergia nello spogliatoio, la base del successo. Vero Modena?
Ieri è stato presentato Rado Stoytchev alla stampa. In casa gialloblu si parla molto della sua incompatibilità, già palesata pubblicamente in passato, con alcuni giocatori (Bruno e N’gapeth, in primis). Sicuramente sarà un rapporto di stima e fiducia reciproca da costruire, ma credo fermamente che un giocatore con la mentalità vincente (e Bruno ce l’ha di sicuro), potendo contare su uno dei migliori allenatori al mondo, gioverà di grandissimi stimoli. E tutto ciò è garanzia di un progetto vincente. Perciò, non vedo cosi complicata la loro convivenza: se si vuol vincere, se si è tutti sulla stessa barca con un unico obiettivo, è molto più facile passar sopra a vecchie schermaglie… anche se sicuramente non mancheranno dei momenti di frizione! Personalmente, parlando per esperienza personale, sarei molto più preoccupato se un giocatore o un allenatore ponesse dei vincoli. A questi livelli, se si vuole vincere tutto, non si deve essere per forza tutti amici in squadra, ma bisogna avere tutti la stessa fame di vittoria, la stessa grinta e la stessa voglia di sacrificio in palestra per puntare a un obiettivo comune.

Doping, non si scherza!
In chiusura, vorrei fare una riflessione sul pericoloso rapporto tra doping e pallavolo. La recente sospensione di una giocatrice croata di serie A2 femminile fa salire a tre, seppure diversi tra loro, il numero dei casi relativi a questa stagione. In uno sport da sempre riconosciuto come pulito, tre casi sono più di un campanello d’allarme, un fenomeno da non sottovalutare. Reputo sia molto importante l’attenzione posta a livello federale e nazionale attraverso i controlli sul campo, un aspetto che è sinonimo di enorme trasparenza. Un aspetto in cui primeggiamo rispetto all’estero. Il male del doping è noto a tutti. Per noi che crediamo fortemente nello sport pulito, nei suoi valori, è davvero una bruttissima cosa, soprattutto perché gli atleti devono rappresentare un esempio per milioni di ragazzini che sognano attraverso le loro gesta. Per combattere questo male servono prevenzione e informazione sulla materia.

*Paolo Cozzi, a 35 anni, ha da poco chiuso la sua carriera di atleta nella quale ha vestito la maglia della Nazionale italiana ben 107 volte e quella dei club più importanti in serie A1 come Milano, Modena, Cuneo, Piacenza, Vibo Valentia, Taranto, Castellana Grotte, San Giustino e Monza.

ARGOMENTI CORRELATI

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI


Gara4 di Finale Scudetto Civitanova-Trento, il Pagellone di Paolo Cozzi: Michieletto 10, Lagumdzija 4.5

Palla al centro

Sembrava un’altra sfida della serie di Finale destinata a chiudersi con un facile tre a zero per i padroni di casa, invece sul finire del secondo set con Trento ormai alle corde Alessandro Michieletto ha deciso di vestire i panni di un moderno supereroe e con tanta grinta e senza paura dalla linea dei 9 metri ha letteralmente sbriciolato le sicurezze marchigiane, trascinando i suoi fuori dalle pericolosissime sabbie mobili nelle quali stavano lentamente sprofondando. E così, una Civitanova fino a quel momento macchina bellica perfetta si è inceppata, incominciando ad attorcigliarsi in un groviglio di errori gratuiti che alla fine hanno pesato come un macigno sulle sorti del match.

Ma veniamo alle pagelle del match, plaudendo comunque a tutte e due le compagini, perché se è vero che una sola squadra sale sul gradino alto del podio, è altrettanto vero che Civitanova esce a testa altissima da questa serie di Finale e merita l’apprezzamento per quanto fatto di tutti gli appassionati di volley.

Foto Lega Volley Maschile

Michieletto: Voto 10
Deus ex machina di questa Trento, più di una volta in questi Play-Off è stato la miccia che ha dato il la alla riscossa. Che fosse top player lo sapevamo da anni, che fosse determinante pure. Ma al servizio è diventato ancora più letale e maturo.

Sbertoli: Voto 9
Nonostante la ricezione ballerina, trova la velocità giusta di palla per tenere in ritmo i suoi campioni.  Carattere, tenacia e talento sono solo alcune delle caratteristiche di questo ragazzo che mai come ora merita una chance vera in nazionale. E’ vero, ripetiamo spesso che a muro regala qualcosa… Ma anche Hercules dopo tutto era un semplice mortale!

Lavia: voto 7
Vedere Daniele prendere 5 ace fa sempre effetto, ma questo ci indica anche il valore della battuta marchigiana. Per il resto, pochi errori e tanta concretezza per un ragazzo che quando gioca i mani out ci riporta alla mente un certo Bernardi…

Rychlicki: voto 5,5
Non gioca la sua miglior gara, ma nel match fra opposti partenti vince certamente il duello. Certo che 6 murate subite sono davvero tante per un giocatore che predilige la palla veloce proprio per anticipare il muro avversario

Flavio: voto 7
In sordina nei match precedenti, decide di far tuonare i suoi attacchi all’Eurosuole Forum e lo fa con grande precisione. Attento anche a muro dove quando arriva a raddoppiare fa sempre buio.

Kozamernik: voto 7
Attento in attacco, svelto a muro e pericolosissimo ogni volta che si presenta dai nove metri: un bel modo per salutare la sua ormai ex squadra.

Laurenzano: voto 8
Ventuno anni e due scudetti in saccoccia… Un bottino da autentico predestinato della seconda linea che tra le mura nemiche chiude con un solo ace subito e una ottima prova da uomo ovunque.

Soli: voto 9
Vincere il primo scudetto quando si è già stati ”silurati” a febbraio è impresa non da poco, che dimostra come il coach modenese fosse ben voluto all’interno dello spogliatoio. Qualche passo falso in questi due anni c’è stato indubbiamente, ma ha sempre saputo far rialzare la testa ai suoi ragazzi.

Foto Lube Volley

Nikolov: voto 9
La promessa che ormai è una solida realtà gioca con una intensità e una cattiveria agonistica di rara bellezza. Potente e reattivo in attacco, fiammante dai 9 metri, regala ancora qualcosa in ricezione, ma vederlo giocare è gioia per gli occhi.

Bottolo: voto 8
Cresciuto tanto alla corte di Medei, ormai non stupisce più per il rendimento ottimo anche in ricezione. Gli step di crescita arrivano sempre quando meno ce li si aspetta e ora Mattia è già fuori dalla porta di De Giorgi a chiedere una maglia da titolare…

Lagumdzija: voto 4,5
Finale scudetto in lento declino per il turco che alla lunga dimostra poca incisività in attacco e una grande fatica a restare “on fire” in match di questa caratura.

Boninfante: voto 6
Alla prima stagione da titolare guida i suoi alla Finale Scudetto… Solo questo ci dà l’idea del cammino fatto da questo ragazzo nel corso della stagione. Poi certo, qualche palla arriva ancora imprecisa e qualche scelta lascia a desiderare, ma il futuro è tutto dalla sua parte e nelle gerarchie dovrebbe aver superato Porro di slancio.

Chinenyeze: voto 6
Meno volitivo che in altri match, con un attacco finalmente degno del suo talento, ma a muro fa davvero tanta fatica a leggere il gioco di Sbertoli, e probabilmente si commiata da Civitanova senza aver messo in mostra tutto il suo potenziale.

Gargiulo: voto 7
Ha voglia di essere protagonista in campo il neo convocato azzurro e ancora una volta trova guizzi importanti sia a muro che in attacco.

Balaso: voto 6,5
Trento spinge tanto dai nove metri e lui deve coprire quasi metà campo… Non male chiudere con zero ace subiti di fronte a degli avversari indiavolati!

Medei: voto 8
Alzi la mano chi immaginava una Civitanova così performante dopo un solo anno di ricostruzione….  Una Coppa Italia, una finale scudetto e Bottolo e Nikolov ritrovati…. Non male come inizio! 

Di Paolo Cozzi