Rinuncia alle competizioni internazionali 2018/19, Assemblea dei Club accoglie la proposta del Presidente Fabris

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Di Redazione

L’assemblea del Consorzio di Lega Pallavolo Serie A Femminile, riunita ieri a Riccione in occasione del primo “LVF Summer Day”, ha dato mandato al Presidente Mauro Fabris di ufficializzare in occasione dell’imminente Consiglio Federale, in programma per la prossima settimana, l’intenzione delle Società di Serie A1 di rinunciare alle Competizioni Internazionali per Club della stagione 2018/19, a meno che non venga rivisto e rispettato il calendario previsto dal Regolamento internazionale che garantisce le attività dei campionati nazionali dal 15 ottobre al 15 maggio.

Il tempo dell’El Dorado di certi paesi in giro per il mondo è terminato –spiega il Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris-. Non possiamo accettare ulteriori costrizioni dei tempi previsti a livello internazionale per le attività dei campionati nazionali. Capisco che, in altre nazioni, non esistono campionati degni di questo nome, o addirittura se ne faccia a meno, ma qui in Italia, e non solo, la pallavolo di vertice si regge unicamente sul sostegno economico dei proprietari e sponsor che hanno bisogno di tempi certi e visibilità per ottenere i ritorni attesi dai loro investimenti. Porterò le posizioni dell’Assemblea in Consiglio Federale per capire se la FIPAV voglia e possa davvero difendere il nostro Campionato a livello internazionale. In ogni caso, avanzeremo una proposta affinché sia almeno garantito, per questa stagione, lo svolgimento dei PlayOff come da noi programmato”.

(Fonte: comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

A1 Femminile

Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.