Zambelli Orvieto: parla Giulia Mio Bertolo

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Di Redazione

Le perugine analizzano la prima.

Il risveglio dal sogno è stato brusco, la sconfitta all’esordio ha riportato alla realtà la Zambelli Orvieto che sapeva di dover affrontare un campionato diverso ma che ora ha acquisito la consapevolezza di non potersi mai distrarre.

L’impatto con la serie A2 femminile ha fatto capire alle tigri gialloverdi che le battaglie saranno tutte difficili e che non ci si può fidare di nessuna avversaria perché talvolta la preda può ribellarsi e causare dolori.

È proprio quello che è successo domenica contro il San Giovanni in Marignano nel secondo e nel terzo set dove le rupestri avevano messo sotto la rivale ma non sono riuscite a mantenere la cattiveria per infliggere il colpo decisivo.

A commentare la prima giornata è la centrale Giulia Mio Bertolo che analizza la gara: «Sicuramente abbiamo pagato un po’ di tensione al debutto, comunque non tutto è da buttare, si sono viste buone cose in alcuni reparti, mentre certi altri dobbiamo ancora aggiustarli, forse non abbiamo avuto la voglia di andare su tutti i palloni, alcuni li abbiamo lasciati cadere ma erano prendibilissimi. In questo momento c’è voglia di riscatto in noi perché il risultato non è veritiero, sembra che non ci sia stata partita invece, primo set a parte, ce la siamo giocata alla pari, mancando un po’ in lucidità e in spirito di sacrificio nei finali».

Peccato essere usciti dal campo a mani vuote perché la risposta del palasport Alessio Papini era stata molto interessante, circa 450 gli spettatori che si erano assiepati sugli spalti per sostenere la squadra di casa.

Adesso la concentrazione delle orvietane è tutta rivolta al prossimo impegno, la prima trasferta dell’anno è quella di Cuneo, contro una matricola che ha allestito un organico di alto livello e che punta dichiaratamente al salto di categoria.

«Tutto quello che riusciremo a fare è di guadagnato, noi siamo pronte a rompergli le scatole domenica. Quella piemontese è la squadra ritenuta più forte della categoria con giocatrici come Segura e Vanzurova che spiccano sulle altre. Proveremo in tutti i modi a fare il colpaccio, non abbiamo niente da perdere mentre loro potrebbero avere più pressione sulle loro spalle giocando in casa e venendo da una sconfitta. In questa settimana stiamo cercando di sistemare alcune cose che non sono andate al debutto, il clima in palestra è positivo, siamo cariche e c’è voglia da parte di tutta la squadra di migliorarsi visto che i margini di miglioramento ci sono».

(Fonte. comunicato stampa)

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A Offanengo arriva lo scoutman Simone Rebessi: “Per me è un’occasione di crescita”

A2 Femminile

 E' ormai giunto al completamento lo staff tecnico della Trasporti Bressan Offanengo in vista del prossimo campionato di A2 femminile. Il Volley Offanengo dà il benvenuto a Simone Rebessi, che nella prossima stagione ricoprirà il ruolo di scoutman della prima squadra neroverde.

"L'arrivo di Simone Rebessi - le parole del presidente Cristian Bressan - configura non solo un altro tassello verso il completamento della "squadra al servizio della squadra" ma anche una continuità nell'impronta che stiamo dando allo staff, puntando su giovani professionisti del territorio. Nonostante la giovane età, Simone ha già maturato esperienze pluriennali in A2 e questo nel suo ruolo può essere un valore aggiunto".

Nato il 29 agosto 1999 a Cremona, Simone Rebessi arriva dall'Esperia, dove ha maturato tutta la sua esperienza.

"Ho iniziato nel 2019 - le sue parole - come assistente allenatore con i campionati di Seconda divisione e Under 18 e Under 14 e B1. Dal 2021/2022 ho iniziato l'attività di scoutman con la prima squadra, festeggiando la promozione dalla B1 all'A2 e poi lavorando in quest'ultima serie nelle scorse tre annate".

Quindi aggiunge. "E' la mia prima avventura 'fuori casa' e mi ha fatto piacere la chiamata del Volley Offanengo, una proposta che ho accettato volentieri e che mi regala tanti stimoli. Oltre alla nuova esperienza, c'è anche l'impulso di far parte di uno staff giovane e parlare dunque la stessa lingua. Per me è un'occasione di crescita. Ho sempre visto il Volley Offanengo come una società a misura d'uomo ma allo stesso tempo ambiziosa nel migliorarsi passo dopo passo".