Perugia come Piacenza degli anni 2006-2008. Civitanova, che fatica vedere Stankovic fuori

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Di Paolo Cozzi

Week end di grandi emozioni quello andato in scena al PalaFlorio di Bari, concluso domenica pomeriggio con la Finalissima per la Coppa Italia tra Civitanova e Perugia.
Detto del risultato che vede la squadra umbra issarsi per la prima volta sul gradino più alto del podio, al di là dei meri aspetti tecnici, vediamo un po’ come stanno cambiando alcune alchimie all’interno delle due squadre.
Perugia, che già da qualche anno era diventata una delle protagoniste del volley italiano, è finalmente riuscita a scrollarsi di dosso quella sensazione di eterna seconda che un po’ la circondava insieme ad un alone di pessimismo. In questo mi ricorda molto la Piacenza degli anni 2006-2008 che dopo due finali Scudetto perse, una finale di coppa Italia persa contro Cuneo, una Top team Cup persa, una finale di Champions persa (e purtroppo ero presente sul campo in quasi tutte le finali…!) alla guida di Angelo Lorenzetti è riuscita a trovare la tranquillità per vincere e soprattutto ripetersi. Ecco, la Perugia di oggi è cresciuta molto, secondo me, dal punto di vista mentale, e qua si vede la mano di uno staff di primissimo livello, a partire da coach Bernardi, ormai consacrato anche come allenatore, arrivando a DS e dirigenti come Goran Vujevic e Stefano Recine, dirigenti ora e giocatori prima abituati a dare del tu alla medaglia d’oro!!

Credo che uno dei lavori importanti fatti dal Lollo nazionale sia stato lavorare sulla testa della squadra e togliergli quella sensazione di nervosismo che colpiva i giocatori sui finali di set ,soprattutto nei giocatori chiave come Atanasijevic che passava più tempo a chiedere video check che a giocare, installando parecchia tensione fra i compagni. Ed è stata proprio questa rinnovata maturità nei momenti chiave a non fare sbandare la squadra dopo l’errore sul match point e a farla rimanere in corsa. Bene anche il lavoro su Ivan, forse meno protagonista nel ruolo di banda, ma concentrato e lucido è un elemento di equilibrio davvero importante per questa squadra. La sensazione è che manchi ancora un po’ di feeling con De Cecco su certi palloni, ma l’affiatamento fra i due sta crescendo finalmente.
Ottimo anche l’apporto di Colaci nel gestire tutto quello che passa in seconda linea, mi fa molto piacere la crescita di Anzani che sta trovando continuità e atteggiamento in questa stagione, candidandosi prepotentemente ad una maglia da titolare azzurro.
Sul fronte Civitanova, che continuo a ritenere la favorita per lo scudetto per via di una rosa completa e variegata, credo che stiano nascendo un po’ di problemi per la gestione del numero di stranieri e italiani in campo. Non ho mai amato le squadre costruite ad incastro, dove a volte un giocatore deve sedersi in panchina non per scelta tecnica ma per…passaporto!
Ecco credo che alla lunga questo problema stia pesando a campioni come Sander, Kovar e Stankovic (una faticaccia vedere uno dei migliori centrali al mondo seduto in panchina…) e che la situazione stia un po’ sfuggendo di mano a Medei aprendo spiragli di malumori più di spogliatoio che tecnici.
Credo che per una squadra di vertice avere un assetto definitivo dia più tranquillità e certezze. Certezze che al momento vengono dai sempre lucidi Sokolov e Juantorena, e da un Candellaro finalmente cresciuto a muro e capace di variare i colpi in attacco uscendo dalla sua traiettoria preferita verso uno. Chi forse è mancato in questa finale è stato Christenson, ma la classe e il tocco di palla sono sempre oro colato per il pubblico!

Che dire delle due semifinaliste Modena e Trento?Che come ogni anno saranno le prime a dare il via alle voci di mercato, ma ricordate che il mondo del volley è piccolo e spesso le voci vengono messe in giro ad arte da procuratori e dirigenti per destabilizzare un determinato ambiente
Ma anche su questo argomento vi terrò aggiornati nei prossimi mesi!

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Gara4 di Finale Scudetto Civitanova-Trento, il Pagellone di Paolo Cozzi: Michieletto 10, Lagumdzija 4.5

Palla al centro

Sembrava un’altra sfida della serie di Finale destinata a chiudersi con un facile tre a zero per i padroni di casa, invece sul finire del secondo set con Trento ormai alle corde Alessandro Michieletto ha deciso di vestire i panni di un moderno supereroe e con tanta grinta e senza paura dalla linea dei 9 metri ha letteralmente sbriciolato le sicurezze marchigiane, trascinando i suoi fuori dalle pericolosissime sabbie mobili nelle quali stavano lentamente sprofondando. E così, una Civitanova fino a quel momento macchina bellica perfetta si è inceppata, incominciando ad attorcigliarsi in un groviglio di errori gratuiti che alla fine hanno pesato come un macigno sulle sorti del match.

Ma veniamo alle pagelle del match, plaudendo comunque a tutte e due le compagini, perché se è vero che una sola squadra sale sul gradino alto del podio, è altrettanto vero che Civitanova esce a testa altissima da questa serie di Finale e merita l’apprezzamento per quanto fatto di tutti gli appassionati di volley.

Foto Lega Volley Maschile

Michieletto: Voto 10
Deus ex machina di questa Trento, più di una volta in questi Play-Off è stato la miccia che ha dato il la alla riscossa. Che fosse top player lo sapevamo da anni, che fosse determinante pure. Ma al servizio è diventato ancora più letale e maturo.

Sbertoli: Voto 9
Nonostante la ricezione ballerina, trova la velocità giusta di palla per tenere in ritmo i suoi campioni.  Carattere, tenacia e talento sono solo alcune delle caratteristiche di questo ragazzo che mai come ora merita una chance vera in nazionale. E’ vero, ripetiamo spesso che a muro regala qualcosa… Ma anche Hercules dopo tutto era un semplice mortale!

Lavia: voto 7
Vedere Daniele prendere 5 ace fa sempre effetto, ma questo ci indica anche il valore della battuta marchigiana. Per il resto, pochi errori e tanta concretezza per un ragazzo che quando gioca i mani out ci riporta alla mente un certo Bernardi…

Rychlicki: voto 5,5
Non gioca la sua miglior gara, ma nel match fra opposti partenti vince certamente il duello. Certo che 6 murate subite sono davvero tante per un giocatore che predilige la palla veloce proprio per anticipare il muro avversario

Flavio: voto 7
In sordina nei match precedenti, decide di far tuonare i suoi attacchi all’Eurosuole Forum e lo fa con grande precisione. Attento anche a muro dove quando arriva a raddoppiare fa sempre buio.

Kozamernik: voto 7
Attento in attacco, svelto a muro e pericolosissimo ogni volta che si presenta dai nove metri: un bel modo per salutare la sua ormai ex squadra.

Laurenzano: voto 8
Ventuno anni e due scudetti in saccoccia… Un bottino da autentico predestinato della seconda linea che tra le mura nemiche chiude con un solo ace subito e una ottima prova da uomo ovunque.

Soli: voto 9
Vincere il primo scudetto quando si è già stati ”silurati” a febbraio è impresa non da poco, che dimostra come il coach modenese fosse ben voluto all’interno dello spogliatoio. Qualche passo falso in questi due anni c’è stato indubbiamente, ma ha sempre saputo far rialzare la testa ai suoi ragazzi.

Foto Lube Volley

Nikolov: voto 9
La promessa che ormai è una solida realtà gioca con una intensità e una cattiveria agonistica di rara bellezza. Potente e reattivo in attacco, fiammante dai 9 metri, regala ancora qualcosa in ricezione, ma vederlo giocare è gioia per gli occhi.

Bottolo: voto 8
Cresciuto tanto alla corte di Medei, ormai non stupisce più per il rendimento ottimo anche in ricezione. Gli step di crescita arrivano sempre quando meno ce li si aspetta e ora Mattia è già fuori dalla porta di De Giorgi a chiedere una maglia da titolare…

Lagumdzija: voto 4,5
Finale scudetto in lento declino per il turco che alla lunga dimostra poca incisività in attacco e una grande fatica a restare “on fire” in match di questa caratura.

Boninfante: voto 6
Alla prima stagione da titolare guida i suoi alla Finale Scudetto… Solo questo ci dà l’idea del cammino fatto da questo ragazzo nel corso della stagione. Poi certo, qualche palla arriva ancora imprecisa e qualche scelta lascia a desiderare, ma il futuro è tutto dalla sua parte e nelle gerarchie dovrebbe aver superato Porro di slancio.

Chinenyeze: voto 6
Meno volitivo che in altri match, con un attacco finalmente degno del suo talento, ma a muro fa davvero tanta fatica a leggere il gioco di Sbertoli, e probabilmente si commiata da Civitanova senza aver messo in mostra tutto il suo potenziale.

Gargiulo: voto 7
Ha voglia di essere protagonista in campo il neo convocato azzurro e ancora una volta trova guizzi importanti sia a muro che in attacco.

Balaso: voto 6,5
Trento spinge tanto dai nove metri e lui deve coprire quasi metà campo… Non male chiudere con zero ace subiti di fronte a degli avversari indiavolati!

Medei: voto 8
Alzi la mano chi immaginava una Civitanova così performante dopo un solo anno di ricostruzione….  Una Coppa Italia, una finale scudetto e Bottolo e Nikolov ritrovati…. Non male come inizio! 

Di Paolo Cozzi