Offanengo, Abo e non solo: il fermento dei sostenitori del territorio

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Di Redazione

Vicepresidente e main sponsor con la sua azienda, oltre a essere un punto di riferimento sul territorio per la rete di sponsor locali che sostengono il sodalizio pallavolistico. Tra le figure principali del Volley Offanengo 2011 c’è Roberto Carioni, titolare dell’Abo, azienda di Pianengo leader nel settore delle guarnizioni per il settore petrolchimico e che dà il nome alla formazione fresca della prima storica qualificazione ai play off di B1 femminile con l’etichetta di “matricola”.
Un bilancio della stagione appena terminata con la partecipazione ai play off, dove l’Abo è stata poi eliminata nei quarti da Talmassons: “Il bilancio è sicuramente positivo, data la giovane età di questa società, che in questi sette anni si è tolta solo grandi soddisfazioni. L’annata è andata bene, anche se personalmente ho un po’ di rammarico: all’inizio avevo fiutato un bel gruppo nonostante si parlasse di salvezza, strada facendo l’impressione si è avverata ed è arrivata una striscia di belle vittorie fino all’impresa di Palau. Avevo messo nel mirino il secondo posto, poi abbiamo avuto qualche intoppo nel ritorno per vari motivi e siamo arrivati terzi. Nei play off, credo che Talmassons abbia potuto contare su un po’ più di esperienza, ma la squadra, soprattutto in casa, ha dato tutto. E’ stata comunque una buona annata”.

Un percorso di crescita della società che ha permesso una sempre maggiore visibilità del marchio Abo: come titolare è soddisfatto sotto questo punto di vista? “La nostra realtà sportiva si sta facendo sempre più conoscere in ambito nazionale e di riflesso il nome di Abo: non posso che essere contento sotto questo punto di vista.

La sua è una figura importante anche per catalizzare altri soggetti del territorio: come sta crescendo la rete di sponsor locali a supporto del Volley Offanengo? “In questi anni si è formata una cordata di aziende e persone che conosco personalmente e per motivi lavorativi. Insieme abbiamo confermato l’impegno anche per la prossima stagione, alzando per quanto possibile anche il livello di risorse economiche a disposizione per provare a spostare un po’ più in su l’asticella di partenza. Oggi il Volley Offanengo può contare su una trentina di sponsor, che danno il proprio contributo tra prima squadra e settore giovanile. Si tratta di un numero cresciuto strada facendo e che nei mesi scorsi è aumentato ulteriormente”.

Visto il trend positivo e data la sua esperienza diretta, a suo avviso cosa colpisce maggiormente del prodotto-Volley Offanengo? “Piacciono alcune caratteristiche della società come serietà, onestà e umiltà”.

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I campioni d’Europa di Perugia celebrati dalle Istituzioni umbre, Sirci: “Abbiamo mantenuto una promessa”

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Il trofeo d’Europa arriva in città. Nella mattina di mercoledì 21 maggio i Block Devils della Sir Susa Vim Perugia, accompagnati dall’intero staff tecnico e dirigenziale del club e ovviamente dal Presidente Gino Sirci, sono saliti nel cuore della metropoli per le onorificenze istituzionali.

Prima tappa Palazzo dei Priori, sede del governo del Comune di Perugia. All’interno della sala Rossa il team bianconero è stato ricevuto dall’Assessore allo sport Pierluigi Vossi, che ha evidenziato come l’impresa storica compita dalla squadra conquistando la Champions Legaue in Polonia, dia lustro all’intera città di Perugia: "Quando viviamo in qualità di amministratori certi avvenimenti, siamo orgogliosi! È un momento storico per la nostra città e un ulteriore momento di orgoglio per un’intera comunità sportiva". 

Il Comune di Perugia ha omaggiato il presidente Gino Sirci di una targa con incisa una frase carica di significato: “Con il cuore in campo e la città nel cuore”. L’Assessore Vossi ha poi invitato coach Angelo Lorenzetti a ricevere un altro omaggio da parte del Comune: la spilla raffigurante un grifo, da sempre emblema di Perugia.

Il gruppo ha poi incontrato la Sindaca del capoluogo, Vittoria Ferdinandi e si è spostato in piazza IV Novembre, per le foto istituzionali con uno sfondo d’eccezione: la Fontana Maggiore, simbolo della città. Il Presidente Gino Sirci, con orgoglio ed emozione ha affermato: "Abbiamo mantenuto una promessa che partiva dallo scorso anno, abbiamo portato la nostra Perugia sul tetto d’Europa".

Attraversando corso Vannucci, il gruppo bianconero si è spostato a Palazzo Donini, sede della regione dell’Umbria. Il team è stato ricevuto dalla Presidente, Stefania Proietti che, all’interno del Salone d’Onore, ha tracciato un parallelismo: "Conosco Gino Sirci da tantissimi anni, ed è un grandissimo piacere per me: l’ho ricevuto già tre volte, prima da Sindaco della Città di Assisi, poi da Presidente Provincia e ora da Governatrice della Regione. In questi anni la Sir è cresciuta: dalla serie C, alla B fino ad arrivare ad essere ciò che è ora, un top team che ha fatto un’incredibile scalata, fino al tetto d’Europa!".

Il Presidente Sirci ha ricordato come il salone d’Onore sia un luogo in cui ogni anno la società è ospitata, all’inizio e alla fine della stagione, evidenziando un particolare che ha strappato sorrisi in sala, ma che evidenzia una grande verità: "Ogni anno vengo qui per l’inizio della stagione e ogni fine anno riporto qualcosa!".

Impresa storica, poco considerata dalle prime pagine dei giornali, ma che la Presidente Proietti ha descritto come la “rinascita dell’Umbria” e rivolgendosi al patron bianconero ha aggiunto: "Tu sei d’ispirazione, come imprenditore e come presidente di questa società. E i ragazzi sono fonte di ispirazione perché hanno il 'fuoco dentro': quella fiamma, che è simbolo stesso della Sir, ci fa credere che l’Umbria è grande". 

In chiusura della mattinata l’assessore regionale allo Sport, Simona Meloni, ha ricordato come lo sport sarà al centro della programmazione per i prossimi 5 anni: "Vogliamo promuovere l’insegnamento che ci state dando. Per noi è un motivo di vanto per tante ragioni diverse avervi qui oggi, e quella che potrebbe racchiuderle tutte è che “il gioco di squadra fa sempre la differenza”, nello sport, nella politica e anche nella vita!".

(fonte: Sir Susa Vim Perugia)