Alberto Giuliani: "Piacenza, quanti ricordi. Peccato che la società abbia mollato sul più bello"

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Di Redazione

Dall’Italia alla Turchia. Alberto Giuliani, coach che nelle ultime tre stagioni era seduto sulla panchina di Piacenza, racconta al quotidiano “Libertà” la scelta di allenare l’Halkbank e il dispiacere per la chiusura della formazione piacentina.

Un po’ della Piacenza pallavolistica del recente passato è ora in Turchia. All’Halkbank Ankara. Alberto Giuliani è l’allenatore della squadra turca, Michele Baranowicz il regista chiamato da Giuliani pochi giorni prima dell’inizio del campionato per sopperire al serio infortunio capitato al regista canadese ingaggiato dalla società. Per Giuliani è la prima esperienza all’estero su una panchina di club, per Baranowicz pure.

Tre anni a Piacenza per il tecnico marchigiano. Tre anni a tratti difficili nei quali si è anche cercato di costruire qualcosa di importante, ma che si sono chiusi con la scomparsa della società. «Sono soddisfatto della scelta fatta – sottolinea Giuliani -, anche perché l’Halkbank è una società ben strutturata e organizzata. Onestamente non mi aspettavo tutto quanto è accaduto in questo primo periodo di lavoro, è sicuramente un’esperienza diversa rispetto a quelle fatte in Italia».

Un avvio di stagione importante: Supercoppa subito in bacheca e in campionato quattro vittorie su cinque partite. «La Supercoppa turca è arrivata grazie ad una grande prova di squadra, contro una formazione molto competitiva. In campionato le cose stanno andando bene e ora inizierà anche la Champions: siamo in un girone difficile ma le possibilità per passare il turno le abbiamo tutte».

La tua squadra è la favorita nel campionato turco? «Quattro-cinque squadre hanno tutto per poter vincere, noi siamo tra quelle».

Cosa è rimasto della tua esperienza a Piacenza? «Cose molto belle. A Piacenza mi sono trovato benissimo, il feeling tra squadra, staff tecnico, pubblico è stato sempre eccezionale. Anche nel primo anno, il più difficile, abbiamo sempre sentito vicino il pubblico di Piacenza».

Ora quella società non c’è più, la Superlega non c’è più. «Il grosso rammarico è che la società abbia mollato sul più bello dopo due anni in cui si era costruito qualcosa, si era in crescita. Ma è un rammarico che non devo portate dentro io ma chi ha deciso di mollare tutto. Io, tutti noi e credo anche il pubblico, pensavamo che con l’entrata di Pighi si potesse fare qualcosa che potesse far stare Piacenza vicino alle grande potenze del volley, ma così non è stato».

Ora c’è una nuova società. «Seguo il campionato italiano, mio figlio è a Verona. Ma seguo anche la A2 e dico che Piacenza mi è rimasta nel cuore. Sono contento di vedere Zlatanov direttore generale, sta lavorando bene. Sono contento di vedere Massimo Botti, mio ex giocatore anche se per poco a Verona, lavorare così bene. Sono certo che Piacenza, con serietà e programmazione, potrà tornare nel campionato che più gli compete».

In Turchia hai portato Baranowicz che in Italia era senza squadra. «L’ho scelto anni fa e lo sceglierei sempre perché è un ottimo elemento ed è un giocatore estroso che può fare la differenza. Purtroppo a volte i pregiudizi valgono e pesano molto di più delle doti tecniche. Di ragazzi caratterialmente forti ne ho allenati parecchi e sinceramente ho sempre trovato in loro ottime qualità. Michele è uno che ha saputo trovare una propria dimensione ed ora dà il meglio di sé in campo e fuori con la sua famiglia».

Ultima domanda: quanto ti è dispiaciuto che sia finita l’avventura di Piacenza? «Parecchio. Non è stato facile gestire un playoff quando sui giornali si legge che il tuo club non esisterà più nella stagione successiva. Devo dire che la professionalità di ognuno dei giocatori ha consentito di terminare la stagione in maniera più che buona vista la situazione».

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Firma protocollo Fipav Fivb

Fipav-Fivb: firmato il protocollo per lo sviluppo della pallavolo

Attività internazionale

Nella suggestiva location dello Stadio dei Marmi, affollata da migliaia di bambini presenti per l'evento Volley S3 di Roma, si è tenuta oggi la firma del protocollo di collaborazione tra la Federazione Italiana Pallavolo (Fipav) e la Federazione Internazionale (Fivb). Il numero uno federale Giuseppe Manfredi e il presidente della Fivb Dr. Ary S. Graça Filho, davanti al presidente del CONI Giovanni Malagò, hanno siglato un accordo attraverso il quale si impegnano a mettere in atto dei progetti per supportare e far crescere le federazioni pallavolistiche meno sviluppate.
Alcuni dei punti chiave del protocollo sono: il trasferimento delle conoscenze, la messa a disposizione di strutture e materiali, la condivisione di figure professionali ed esperti di vari settori, la promozione della pallavolo attraverso degli ambasciatori.

La Fipav è stata la prima federazione a siglare quest’accordo che nelle prossime settimane vedrà l’adesione di altre importanti realtà pallavolistiche mondiali. “Siamo molto felici di collaborare con la Fivb per la messa in atto di questo protocollo – le parole del presidente Fipav Giuseppe Manfredi – Già con la Confederazione Europea abbiamo iniziato un percorso per sostenere e aiutare la crescita delle federazioni meno sviluppate. Attraverso questo accordo riusciremo ad avere un progetto organico e poter essere ancora più efficaci. Io sono convinto che se vogliamo migliorarci abbiamo bisogno di far crescere anche altre federazioni, un divario troppo marcato danneggia tutto il movimento del volley”.

Il nostro obiettivo è sostenere e aiutare quelle federazioni dove la pallavolo fatica a crescere - il commento del presidente Fivb Dr. Ary S. Graça - Vogliamo avere molte più nazioni competitive, in maniera da alzare il livello del volley mondiale. Non mi riferisco solo all’Africa, ma anche a tante altre nazioni che possiamo sostenere attraverso l’utilizzo dei nuovi supporti tecnologici. Siamo molto felici che la Federazione Italiana Pallavolo sia stata la prima a firmare questo accordo, nelle prossime settimane si aggiungeranno altre federazioni. La Fivb crede fortemente in questo progetto e farà del suo meglio per raggiungere gli obiettivi prefissati”.

Questo è un protocollo molto interessante, che pone l’attenzione su un problema comune nello sport: un divario sportivo troppo ampio tra realtà diverse.  – l’analisi del Presidente Coni Giovanni Malagò – Anche il CIO sta dando sempre più importanza al tema della solidarietà olimpica, far crescere lo sport, in questo caso la pallavolo, in più paesi significa valorizzare tutto il movimento mondiale del volley. La Pallavolo ha un grande patrimonio e sono sicuro lo sfrutterà nel migliore dei modi per crescere ulteriormente.”

All'evento hanno partecipato il vice presidente senior CEV Renato Arena, il direttore generale Fivb Fabio Azevedo, il vice presidente Luciano Cecchi, il segretario generale Stefano Bellotti, l'ex campione brasiliano Giba, oltre ad Andrea Lucchetta e Valerio Vermiglio, entrambi impegnati nella tappa del Volley S3.

La foto-gallery dell’evento è disponibile QUI

(Fonte: comunicato stampa Fipav)