Julio Velasco rompe il silenzio: "Allenare un club ti mangia la vita, volevo fare altro"

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Di Redazione

Dopo mesi di silenzio Julio Velasco riapre i microfoni: in una lunga intervista a Valentina Desalvo per La Repubblica, l’ex tecnico di Modena Volley si racconta a tutto tondo, dai ricordi della sua straordinaria carriera alla decisione di lasciare la panchina.

Pensavo di andare avanti ancora per un anno – spiega Velasco – poi ho deciso di anticipare l’addio. Allenare un club ti mangia la vita, fai fatica a fare altro. Io non sono multitasking, volevo godermi i nipoti, scrivere, studiare. Forse l’età mi ha dato il gusto di fermarmi, di stare a bordo piscina, senza partire sempre per un altro viaggio“.

Il CT della Generazione di Fenomeni, però, non si sente vecchio: “Ho 67 anni e faccio fatica ad associarmi a quella parola… forse dovremmo inventarne altre, la vita raddoppia le sue stagioni, anche per l’adolescenza che ora dura dai 15 ai 25 anni. Il fascino del lavoro è la creatività, il poter pensare cose nuove. La giovinezza, a prescindere dall’età, è continuare a risolvere i problemi“.

Velasco parla a lungo anche dei problemi dei giovani: “Oggi ci sono più problemi di insicurezza. Che nascono dal rapporto con gli errori. L’errore non è un segno di incapacità ma fa parte del processo di apprendimento. Oggi gli adulti vogliono evitare le frustrazioni ai ragazzi e intervengono subito. Ma non dobbiamo proteggerli. Se uno sbaglia non è che non vale o è una schifezza, ha solo sbagliato. Non posso non dirglielo perché ho paura che ci rimanga male“.

L’intervista si chiude con una battuta fulminante: la cosa più divertente che le hanno detto? “Sei stato fortunato con questo addio, hai potuto assistere al tuo funerale da vivo“.

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Raisa Enescu, il talento non aspetta: miglior schiacciatrice (a 13 anni!) delle finali U18

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Non ha ancora compiuto 14 anni, ma ha già lasciato un segno profondo sulla scena della pallavolo giovanile italiana. Raisa Enescu, classe 2011, è stata premiata come Miglior Schiacciatrice alle Finali Nazionali del Campionato Italiano Under 18, vinte con la sua Imoco. Un risultato che parla da sé: il futuro è già qui.

Originaria della Romania, dove ha iniziato il suo percorso sportivo, Raisa si è trasferita in Italia due anni fa (QUI la nostra intervista fatta nel 2024). Da allora, la sua crescita è stata impressionante. In breve tempo ha saputo unire tecnica, forza e un'ottima capacità di leggere il gioco, imponendosi anche contro avversarie con qualche anno di esperienza in più.

Alle Finali U18 ha brillato per continuità ed efficacia, confermandosi un punto di riferimento per la sua squadra. In campo ha mostrato sicurezza, lucidità e una grinta fuori dal comune per la sua età. Né la pressione del palcoscenico né la differenza d'età con le altre giocatrici l'hanno frenata: ha risposto con prestazioni solide e giocate da predestinata.

Il suo talento, naturalmente, non è passato inosservato. Già ad aprile, Raisa ha rinnovato l'accordo con l'Imoco Volley per la prossima stagione, una scelta che conferma la fiducia in un potenziale che continua a crescere.

Determinata, ambiziosa e con una passione autentica, Raisa ha ben chiaro che il talento da solo non basta. A 13 anni ha già imparato il valore del lavoro quotidiano, della dedizione e dell'amore per lo sport.

Il premio come Miglior Schiacciatrice non è un traguardo, ma l'inizio di un percorso promettente. La strada è ancora lunga, ma Raisa Enescu ha tutto per percorrerla da protagonista.

Di Alessandro Garotta
(© Riproduzione riservata)